Japan  Wine Awards è un concorso che si tiene ogni anno con lo scopo di aiutare I distributori a scegliere vini di qualità, che saranno poi apprezzati dai consumatori locali. Migliaia di distributori giapponesi vengono informati dei risultati, per cui possono operare le loro scelte in maniera più mirata. Anche il consumatore finale viene informato, attraverso più di 1500 tra giornali e mezzi di comunicazione in Giappone più genericamente in Asia.

Ogni prodotto riceve un punteggio da 0 a 5, seguendo criteri che privilegiano prodotti adatti al mercato giapponese. I membri della giuria sono prevalentemente buyers di compagnie di import-export, e giornalisti esperti nel settore food and beverage.

Quest’anno la Tenuta del Buonamico ha partecipato con tre dei suoi prodotti di punta, e si è aggiudicata ben due medaglie d’oro e una d’argento. A vincere la medaglia d’oro sono stati lo Spumante Particolare Brut Rosé e il M.I.O Viognier IGT Toscana. La medaglia d’argento è invece andata al Cercatoja IGT Toscana.

Una bollicina, un bianco e un rosso che hanno decretato l’ennesimo successo internazionale dei prodotti Buonamico, anche in un mercato non facile come quello asiatico. In Giappone, infatti, il vino non è una bevanda tradizionale, come invece lo sono la birra o il saké. Ciò nonostante, a partire dagli anni settanta fino ai novanta quello vinicolo è un mercato che ha conosciuto un vero e proprio boom, per ridimensionarsi verso il 2009 e tornare successivamente a crescere negli ultimi due anni. Al momento due terzi del fabbisogno nazionale di vino sono coperti dalle importazioni, specialmente dalla Francia, seguita da Cile e poi Italia. I vini italiani sono favoriti dal fatto che in Giappone la nostra cucina è apprezzatissima, e ci sono moltissimi ristoranti che propongono i nostri piatti.

Il mercato giapponese è sicuramente molto interessante ma molto competitivo. Inoltre bisogna tener conto del fatto che una quota importante di giapponesi non ha l’enzima che consente una corretta metabolizzazione dell’alcol, quindi questi individui non possono consumare bevande alcoliche.

Affinché un prodotto possa farsi largo nel mercato giapponese deve superare controlli serratissimi. Un vino potrebbe essere respinto anche per una semplice sgualcitura sull’etichetta o sul packaging, quindi si tratta di una vera e propria sfida.

Nonostante tutto i vini della Tenuta si sono imposti come prodotti di altissima qualità, che fanno da portavoce di una azienda che sa qual è l’importanza del tempo e der duro lavoro per ottenere risultati d’eccellenza.

Lo Spumante Particolare Rosé è uno dei prodotti che ha guadagnato maggiore popolarità in un tempo relativamente breve, dato che la storia delle bollicine della Tenuta del Buonamico inizia appena dieci anni fa. Capostipite della produzione di spumanti, viene realizzato con un blend di Sangiovese e Syrah, e riflette quindi il territorio dal quale proviene: sulle colline di Montecarlo, in provincia di Lucca, infatti, il Sangiovese è un vitigno storico, presente in Toscana dal tempo degli Etruschi, e il Syrah è conosciuto dalla fine dell’ottocento, quando fu importato dalla Francia da un illuminato viticultore montecarlese, Giulio Magnani. Spumantizzato secondo il metodo charmat, ha un perlage fine ed elegante che rende il nostro prodotto piacevole e di facile beva. Al naso risulta fruttato, con note di frutta rossa ed in particolare mora, lampone e fragolina di bosco, che seguono delle fresche note iniziali di rosa canina. Al palato la spiccata acidità si contrappone all’equilibrato tenore zuccherino, conferendo al vino un’ottima bevibilità. E’ un prodotto a tutto pasto, che si accompagna bene al pesce, in particolare pesce grasso o arrosto, ai frutti di mare, ad antipasti a base di verdure o ad un classico tagliere di salumi toscani. Ottimo anche bevuto da solo, è il compagno ideale per un brindisi tra amici o in famiglia.

Il M.I.O Viognier IGT Toscana è un vino bianco molto particolare, dalla spiccata mineralità, che risulta molto elegante al palato. I sentori di frutta, ed in particolare mela, pesca e albicocca, con note di frutta tropicale, banana ed ananas, lasciano il posto ad un finale piacevolmente amarognolo. Intenso e fresco al naso, è realizzato con un vitigno semiaromatico, il Viognier, originario della Valle del Rodano, in Francia, dove fu portato dall’imperatore Marco Aurelio, probabilmente dalla Serbia. In Italia il Viognier è diffuso soprattutto nelle regioni dal clima caldo, tra le quali la Toscana, ma spesso viene utilizzato in blend con altre uve, vista la sua scarsa produttività. La Tenuta ha invece scelto di produrlo in purezza, per ottenere un bianco originale, fresco, sapido e fruttato, ideale in accompagnamento con carni bianche, crudité di pesce e piatti speziati, nonché perfetto, per rimanere in tema, col sushi.

Il Cercatoja IGT Toscana, infine, è la riserva storica della Tenuta del Buonamico, visto che viene prodotta fin dal lontano 1975. Si tratta di un vino rosso strutturato, elegante e profondo, con una trama tannica evidente ma piacevolmente equilibrata. E’ un blend di Sangiovese (60%), Cabernet Sauvignon e Syrah (20% ciascuno), e di tutti e tre gli uvaggi esprime le migliori caratteristiche, fondendo finezza al palato, sentori fruttati e un notevole corpo. Preponderanti gli aromi di frutta rossa matura, ed in particolare di amarena, ottimamente fusi a sentori di fiori, cacao e spezie che ne definiscono la complessità. L’affinamento in barriques di rovere francese per 18 mesi conferisce al vino aromi terziari di notevole eleganza, che lo rendono piacevole e persistente. Adatto all’invecchiamento in bottiglia anche per più di venti anni, è il complemento ideale a piatti a base di carni rosse, come arrosti, umidi, carni alla griglia, nonché formaggi stagionati e saporiti.

Sicuri del nostro successo anche nei mercati asiatici, così come in quelli europei e americani, vi invitiamo a provare questi nostri tre vini, certi che, se già non li conoscete, ne rimarrete piacevolmente colpiti, giapponesi e non!