08
Set

Altri abbinamenti del vino bianco toscano

Andiamo a conoscere gli altri abbinamenti del vino bianco toscano. Scopriamo come dei vini bianchi possano esaltare le caratteristiche di un cibo e viceversa. Negli ultimi anni il livello della produzione dei vini si è notevolmente alzato.

La Toscana è già da diversi anni una delle regioni dove il pregio dei bianchi è notevole, grazie alla lungimiranza dei viticoltori che, accanto a vitigni storici come il Vermentino e il Trebbiano, ne ha affiancati altri come il Sauvignon, il Semillon, lo Chardonnay, il Pinot Bianco e il Roussanne che danno vita a prodotti di qualità eccelsa.

Da questi incontri sono nati vini meravigliosi e ormai conosciuti in tutto il mondo, come il Moscadello di Montalcino, il Bianco della Valdinievole, il Candia dei Colli Apuani, la Vernaccia di San Gimignano, il Bianco di Pitigliano.

A tutti questi nobili vini però, fino a qualche tempo fa, era possibile abbinare solo piatti di pesce e di verdure, mentre ultimamente è stata sdoganata questa regola che voleva un vino bianco abbinato solo a piatti delicati come lo può essere un pesce al forno, e il vino rosso, invece, doveva essere accostato solo alle carni.

Oggi queste regole così rigide sono state superate, e quindi troveremo dei bianchi, soprattutto quelli strutturati rispetto a  quelli leggeri, perfettamente abbinati anche a ricette di terra, soprattutto in una regione come la Toscana, che fonda la propria tradizione gastronomica proprio sulle ricette contadine di terra. Senza nulla togliere, ovviamente, a quei piatti dove pesce e crostacei si presentano come Re assoluti, soprattutto nelle zone costiere della Toscana.

Aperitivi

Gli aperitivi sono ormai diventati un momento imprescindibile del nostro vivere quotidiano: rappresentano sia un’occasione di svago e convivialità con gli amici sia un momento di incontro per parlare e concludere degli affari.

Per questo motivo, se prima ci si accontentava di patatine in busta e salatini, oggi c’è una maggiore attenzione verso ciò che si consuma e si beve: si sceglie la qualità dei cibi e si decide di accompagnarli con vini e spumanti di pregio.

La Tenuta del Buonamico a Montecarlo, in provincia di Lucca, viene considerata un’isola felice,  per la produzione dei bianchi toscani in una regione dove è il vino rosso a farla da padrone. Tra i tanti prodotti della loro cantina, esiste il vino perfetto per accompagnare aperitivi e antipasti: il Montecarlo Bianco DOC 2020.

Si tratta di un vino fatto con uve di Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon Bianco, Semillon, Roussanne e Chardonnay. Tutte queste varietà vengono vinificate e fermentate a temperatura controllata in maniera separata in acciaio inox, e vengono assemblate solo in fase di pre-imbottigliamento. P

ure l’affinamento viene fatto in acciaio inox. Ha una gradazione di 12 °C e viene servito ad una temperatura ottimale di 8-10 °C. La sua vendita è  in bottiglie Borgognotta Elegance verde da 0,750 lt in cartoni da 6, in Borgognotta verde da 0,375 lt in cartoni da 12 bottiglie e in Champenoise verde scura da 1,5 lt in astuccio da 1 bottiglia.

Il Montecarlo Bianco DOC ha dei profumi intensi, freschi e floreali e, grazie al blend delle 6 tipologie di uva, ha un gusto complesso ed equilibrato, con gradevoli note fruttate, e, per questo motivo, lo si consiglia sia con gli antipasti di mare, verdure e salumi tipici di questa regione sia con ricette più elaborate, come fa il Ristorante “The Black Faced Sheep” a Aboyne, una cittadina della Scozia, che lo consiglia con il “Pane ai semi di zucca di Iona con salmone affumicato scozzese e burro” oppure come il Ristorante Gatto Nero di Torino, che lo propone per il suo antipasto di “Tortino di alici al forno con pomodori, capperi e origano”.

Verdure

Le verdure sono da sempre un ingrediente imprescindibile della cucina toscana.

Le ricette più note della tradizione toscana a base di verdure sono: la Panzanella, la Ribollita, la Pappa al Pomodoro e il Pancotto. Accanto a questi più famosi ce ne sono altri meno conosciuti, ma altrettanto buoni, come la Garmugia, i Crostini di cavolo nero, le verdure fritte in pastella e la Zuppa alla frantoiana tipica di Lucca.

La Tenuta del Buonamico, nel suo bouquet di vini, propone per i piatti con le verdure due bianchi: il Montecarlo Bianco DOC Etichetta Bianca 2020 e il Vivi Vermentino IGT Toscana 2020.

Il Montecarlo Bianco DOC Etichetta Bianca 2020 deriva da una miscela di uve di Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon Blanc, Semillon e Malvasia.

Come avviene per il  Montecarlo Bianco DOC 2020, anche per questo vino le uve dei vari vitigni vinificano e fermentano separatamente a temperatura controllata in contenitori di acciaio inox, e l’assemblaggio avviene solo nella fase di pre-imbottigliamento. E’ un vino dal gusto fruttato, fresco, equilibrato e sapido al palato. Ha un profumo intenso, fresco, floreale e fruttato di frutta a bacca bianca e fiori d’arancio. Viene venduto negli stessi formati del Montecarlo Bianco DOC ed ha una gradazione alcolica di 12,5 °C, con temperatura di servizio ottimale a 8-10 °C.

Il Montecarlo Bianco DOC Etichetta Bianca 2020, pur nel rispetto del disciplinare della zona di Montecarlo, viene visto come un vino innovativo e quasi aromatico per l’alta concentrazione di Pinot Bianco, Sauvignon Bianco e Malvasia, ed è perfetto per accompagnare gli antipasti di verdure, di mare e di salumi. Alcuni ristoratori, nei loro locali, lo consigliano con piatti dei loro menù, come il Ristorante Basilico Fresco a Torre del Lago Puccini che lo propone con i suoi “Paccheri ai Crostacei”, oppure come il Ristorante Dolce e Forte a Montespertoli, in provincia di Firenze, che lo propone la sua “Tagliata di tonno ai semi di papavero su un  letto di fagiolini serpente in salsa di soia e semi di sesamo bianco”, o infine l’Osteria Miranda a Lucca che lo consiglia con le sue “Mezzelune di robiola, guazzetto di polpo mediterraneo e limone candito”.

Il Vivi Vermentino IGT Toscana 2020, invece, viene prodotto con uve Vermentino in purezza. Il mosto, lasciato a raffreddare 24 ore in modo da poter rilasciare il suo sedimento naturale, si ottiene con una pressatura soffice.

La parte limpida viene fermentata ad una temperatura controllata di 16 °C in serbatoi di acciaio inox, dove avviene anche l’affinamento.

E’ un vino che presenta dei profumi intensi, minerali e floreali. Ha una temperatura di servizio di 8-10 °C, una gradazione alcolica di 12,5 °C e un gusto pieno, sapido, fresco e piacevole, ma allo stesso tempo di carattere. Ha un’acidità spiccata che lo fa essere perfetto anche se bevuto da solo come aperitivo. I suoi abbinamenti ideali sono gli antipasti e i fritti di verdure, ma anche i primi piatti con pesce e verdure, come propone il Ristorante Tambellini dal 1870 a Lucca, che lo abbina ai “Paccheri con friggitelli, pachino, peperoncino e scaglie di pecorino romano”, oppure come il Ristorante Lombardi a Torre del Lago Puccini, che lo consiglia con il suo “Risotto Botticelli con gamberi, punte di asparagi e fiori eduli”.

Pesce

Il mare di Toscana, a seconda delle stagioni, dona pesci poveri come acciughe, pesce sciabola e razza, e pesci di maggior pregio come scampi, gamberi, cernie e rombi, che poi vengono sapientemente cucinati secondo la tradizione o in modo più innovativo, con il solo obiettivo di esaltare il sapore del pesce fresco.

Le ricette come i Pici Mari e Monti, gli Gnocchi alla Trabaccolara, il Baccalà alla Livornese, l’Anguilla in Ginocchioni o alla Giovese, o le Cieche alla Livornese sono solo alcuni esempi di come la cucina toscana sia di grande prestigio anche se non viene utilizzata la carne.

Tra i vini bianchi toscani perfetti da abbinare alle ricette di pesce, ci sono quelli della nostra Tenuta: il Vasario IGT Toscana 2018, lo Chardonnay IGT Toscana 2019 e il M.i.o. Viognier IGT Toscana 2020.

Il Vasario IGT Toscana 2018 viene prodotto con Pinot Bianco in purezza, la cui vendemmia viene fatta nelle prime due settimane di settembre. Subisce fermentazione e affinamento in barriques di rovere d’Allier (dipartimento francese noto per la produzione di legname pregiato), e per 8 mesi rimane sulle fecce leggere.

E’ un prodotto storico della Tenuta che, nel corso degli anni, per avere un vino sempre attuale, ha subito delle trasformazioni.

Il suo nome è stato dato in onore dello storico rinascimentale Giorgio Vasari, che in un suo libro fu il primo a parlare della città di Montecarlo. E’ un vino che viene servito ad una temperatura ottimale di 12 °C e ha una gradazione alcolica di 13,5 °C.

Ha dei profumi molto intensi e complessi, con aromi floreali e di frutta a pasta gialla e tropicale che  si fondono con note di burro, vaniglia e miele. Ha un gusto molto equilibrato, ampio, ben strutturato e con un finale morbido e persistente, frutto del suo invecchiamento in rovere per 8 mesi. Accompagna, esaltando il loro gusto, i crostacei e il pesce al forno o al cartoccio, ma è ottimo anche in accompagnamento a carni bianche e formaggi semi-stagionati.

Viene consigliato dal Ristorante All’Olivo di Lucca per l’ “Insalata di Capesante”, e dal Ristorante Butterfly, sempre a Lucca, per il suo “Risotto Carnaroli selezione Acquerello mantecato alla robiola, pisellini, primizie verdi, kiwi e salmone marinato al pepe rosa”.

Anche lo Chardonnay IGT Toscana 2019 è un vino che si abbina molto bene ai piatti di pesce.

Prodotto con uve Chardonnay in purezza, con il suo colore giallo tenue, è uno dei vini più recenti della cantina della Tenuta. Fermentato a temperatura controllata e affinato in acciaio inox, ha dei profumi intensi, fruttati, di mela matura e di frutti tropicali, come banana e ananas, e viene definito un vino di carattere ed elegante, ricco di note minerali e dal gusto pieno e armonico, fresco e persistente per la sua acidità spiccata. Ha una gradazione alcolica di 13 °C e viene servito ad una temperatura ottimale di 8/10 °C. Non c’è un piatto di pesce a cui non è possibile abbinarlo, sia che si tratti di un antipasto, di un primo, di un secondo piatto o di una zuppa, e può accompagnare anche carni bianche e formaggi.

Il M.i.o. Viognier IGT Toscana 2020 viene prodotto da uve Viognier in purezza.

E’ considerato un vitigno delicato, sia nella crescita perché tende ad ammalarsi, sia nella vinificazione, perché può diventare acido. M. i. o. è l’acronimo di Minerale, Intenso e Originale. Questo perché ha una spiccata mineralità, è un vino semi-aromatico, e infine proviene da un vitigno unico nel suo genere. Subisce una pressatura soffice a bassa temperatura e in atmosfera inerte per non alterare le sue caratteristiche organolettiche, e poi viene fermentato ed affinato due volte in acciaio inox.

Questo suo invecchiamento solo in acciaio dona al vino una grande freschezza e dei profumi intensi, floreali e fruttati di albicocca, pesca e agrumi, che appaiono evidenti anche al palato, dove vengono però bilanciati da note minerali e da un retrogusto amarognolo. Ha una gradazione alcolica di 14 °C, una temperatura di servizio ideale di 8/10 °C e può essere abbinato a crudité, antipasti e primi piatti di pesce, a carni bianche, piatti speziati, a frutta e dessert. Può accompagnare anche primi piatti più elaborati, come fa l’Osteria del Vento a Montecarlo sui suoi “Spaghetti Turanici clorofilla di prezzemolo vongole e bottarga di muggine”, oppure come il Ristorante Villa Grazia a Viareggio che lo propone con i suoi “Paccheri con polpo e cavolo nero”, o infine come il Ristorante La Barca a Viareggio che lo propone con il “Maltagliato bottarga e calamaro”.

 

 
 

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