14
Ago

Ancora un successo internazionale per la Tenuta: USA WINE RATINGS

USA WINE RATINGS è stato creato dal Beverage Trade Network, il gruppo americano che organizza eventi, servizi e pubblicazioni legate al mondo del vino, per avvicinare produttore e consumatore. Fa parte delle iniziative legate al mondo del beverage, cioè The USA Spirits Ratings e Usa Beer Ratings. Nasce per riconoscere e aiutare a promuovere i vini che sono riusciti con successo a indirizzarsi a un pubblico specifico, guadagnandosi un posto sullo scaffale di un rivenditore o sul menù di un ristorante. Devono quindi essere facilmente commerciabili e diretti ai consumatori. In questo sta la differenza tra Usa Wine Ratings e altre competizioni: cerca di accendere i riflettori su quei vini che i clienti vogliono effettivamente comprare, e quindi sono potenzialmente molto interessanti per un distributore.

Si tratta di una competizione che prende in esame:

  • La qualità dei vini
  • Il loro valore
  • Il loro aspetto

Per essere vincitori bisogna avere un vino di alta qualità, che offra un giusto rapporto qualità-prezzo, e che risalti sugli scaffali di un negozio o di un bar.

La qualità viene giudicata in base a quanto piacevole il vino risulta, sia per il consumatore che ad un’analisi chimica. Si considerano l’aspetto, l’aroma, il corpo, il gusto e il retrogusto.

Il valore viene valutato in base a quanto viene prezzato. Migliore è la qualità in rapporto ad un prezzo contenuto, più alto è il punteggio ottenuto.

Anche l’aspetto della bottiglia viene valutato, perché un’etichetta appropriata sarà meglio rappresentativa dell’azienda e del vino stesso. Vengono analizzati il design dell’etichetta, quanto veicola informazioni e l’aspetto generale. La valutazione non comprende scatole, cartoni o altri tipi di confezionamento. L’aspetto, infatti, è molto importante per rendersi conto di quanto una bottiglia potrebbe spiccare sullo scaffale di un negozio, in mezzo a tutti gli altri vini.

Ad ogni vino viene assegnato un punteggio in centesimi, che gli fa guadagnare una medaglia d’oro, d’argento o di bronzo. Le fasce sono così suddivise:

 

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Quest’anno la Tenuta del Buonamico, situata a Montecarlo, sulle colline vicino a Lucca, ha deciso di partecipare alla competizione, presentando due dei pezzi forti della sua produzione: Il Montecarlo Rosso DOC Etichetta Blu 2018 e lo Spumante Particolare Brut Rosé.

Il Montecarlo Rosso DOC Etichetta Blu nasce da un blend di uve rosse: si parte da una base di Sangiovese, unito a vitigni di origine francese, quali il Cabernet Sauvignon, il Merlot e il Syrah, con l’aggiunta del Canaiolo nero.

La zona geografica della denominazione Montecarlo DOC comprende parte del territorio dei Comuni di Montecarlo, Altopascio, Capannori e Porcari, in provincia di Lucca. I vitigni tradizionalmente coltivati in zona vennero integrati grazie all’opera di illuminati viticoltori, già alla fine del 1800, con uve di origine Francese, quali il Sauvignon, il Semillon, il Merlot, il Cabernet Franc ed il Cabernet Sauvignon dal Bordolese, il Roussanne e il Syrah dal Rodano e dalla Borgogna i Pinot bianco e grigio. Proprio questi vitigni hanno caratterizzato profondamente l’unicità dei vini montecarlesi .

Il Montecarlo Rosso Etichetta Blu corrisponde perfettamente agli standard della DOC di Montecarlo, che prevede una percentuale di Sangiovese compresa tra il 50 e il 75%, uniti a Canaiolo nero, Merlot o Syrah (15%-40%) e Ciliegiolo, Colorino, Malvasia nera, Cabernet Sauvignon o Cabernet Franc (10%-30%).

La particolarità del nostro vino, poi, sta nel fatto che il Sangiovese fa un passaggio in legno per acquistare una maggiore struttura.

La fermentazione e la macerazione delle uve rosse sopra indicate avviene in tini di acciaio inox a temperatura controllata. Una parte dei mosti viene fermentata a temperature basse, per conservare al meglio gli aromi varietali, mentre una parte, come già si è detto, passa in barriques di rovere francese per sette mesi. Qui avviene la fermentazione malolattica, cioè la trasformazione dell’acido malico in acido lattico. Questa seconda fermentazione permette al vino di diventare più morbido ed equilibrato.

Il Montecarlo Rosso DOC Etichetta Blu ha un bel colore rosso rubino intenso. Al naso presenta note intense di frutta scura e fiori, cacao, vaniglia e spezie. Al palato risulta di notevole struttura, ed ha un ingresso vellutato, ampio, denso e con una trama tannica evidente ma piacevolmente arrotondata. E’ molto persistente ed equilibrato. Può essere definito un vino a tutto pasto, poiché si sposa bene a primi piatti, come zuppe e minestre saporite (ad esempio la nostra Ribollita Toscana, a base di cavolo nero), zuppe di pesce aromatiche (come il Cacciucco, fatto con triglie e altro pesce azzurro “povero”), pesci saporiti come baccalà e stoccafisso, anguilla, carni rosse grigliate, carni bianche e volatili in umido (come i tipici anatra e tacchino con sugo, verdure e spezie).

Il Usa wine Ratings ha assegnato al Montecarlo Rosso DOC Etichetta blu ben 83 punti. Il vino ha così conquistato la medaglia d’argento.

 

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Lo Spumante Particolare Brut Rosé ha dato avvio alla produzione di bollicine della Tenuta del Buonamico, esattamente dieci anni fa. Insieme al Particolare Brut, fu lanciato come esperimento, prodotto solo in duemila bottiglie, ma in breve tempo ha ottenuto un successo clamoroso, che ha portato la Tenuta a diventare la maggior produttrice di spumante della Toscana.

Viene realizzato con uve rosse tipiche di Montecarlo, cioè il Sangiovese e il Syrah, in proporzioni uguali. Queste uve vengono vinificate in bianco, cioè si separa la vinaccia dalla polpa due ore dopo la raccolta, per ottenere un bel colore rosa buccia di cipolla. La spumantizzazione avviene in autoclave ad una temperatura costantemente controllata, dove, grazie a lieviti selezionati, si ha un’ottimale presa di spuma. Il metodo è definito Charmat o Martinotti, dal nome dei due “creatori”.  Fu brevettato nel 1895 da Federico Martinotti, direttore dell’Istituto Sperimentale per l’Enologia di Asti.

15 anni dopo, un francese di nome Eugène Charmat adottò il procedimento di Martinotti per costruire e brevettare le autoclavi, ancora oggi utilizzate per il processo di rifermentazione.  Si parte con una vendemmia anticipata, perché con la seconda fermentazione si può raggiungere anche un ulteriore 1% di gradazione alcolica, quindi occorre raccogliere l’uva quando non ha raggiunto la completa maturazione, per tenerne sotto controllo gli zuccheri, e di conseguenza l’alcol.

A questo punto il metodo Martinotti si differenzia dal metodo classico, usato per la produzione dello Champagne: una volta che il vino base è fatto, viene spostato in una grande autoclave pressurizzata. Si aggiunge una miscela di lievito e zucchero per indurre la fermentazione secondaria: in questo modo il vino inizia a lavorare creando le bolle. Questo procedimento è detto presa di spuma.

Terminata la seconda fermentazione, che per lo Spumante Particolare Brut Rosé dura circa 120 giorni, si ha la quasi immediata filtrazione, per rimuovere le fecce e ogni altro sedimento, in modo da preservare la naturale freschezza. L’imbottigliamento è preceduto da alcune settimane di affinamento in autoclave. Dopo essere stato messo in bottiglia, il Particolare continua l’affinamento per altri sessanta giorni.

Al naso si presenta fragrante, fresco e fruttato, con sentori di rosa canina, seguiti da amarena, lampone e fragola. Alla freschezza gustativa complessa contrappone una spiccata acidità, che gli conferisce ottima bevibilità, con un equilibrato tenore zuccherino. E’ un prodotto molto elegante, anche grazie al suo perlage fine e persistente.

Lo si può definire a tutto pasto, in quanto è adatto ad ogni piatto e ad ogni occasione: si parte dal semplice brindisi e si prosegue con l’aperitivo, specialmente se a base di crostacei, oppure un classico tagliere di salumi toscani, con i quali è perfetto, poiché ripulisce perfettamente il palato. E’ ottimo anche con sformati di verdure, che in Toscana sono spesso accompagnati dal Cibreo, una  veloce preparazione di animelle o fegatini tritati, infarinati e passati al burro, variamente insaporiti. Anche il pesce grasso o il pesce arrosto sono perfetti con questo spumante, così come tutti i frutti di mare, i crostacei e i molluschi, come le cozze alla livornese, rigorosamente servite con pane casereccio.

Il Usa wine Ratings ha assegnato allo Spumante Particolare Rosé 84 punti, facendogli guadagnare la medaglia d’argento.

 

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Ancora un successo internazionale per la Tenuta del Buonamico, che si conferma azienda leader nella produzione di vini di qualità.

 
 

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