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Profumi del vino di Tenuta Buonamico

Ogni vino e spumante, che sia della Tenuta Buonamico o meno, ha un suo profumo caratteristico: ci sono quelli vinosi, quelli dal sentore floreale, i vini con gli aromi fruttati, quelli fragranti ed infine quelli dal profumo erbaceo.

La bontà raggiunta dai vini di Montecarlo in provincia di Lucca sono la logica conseguenza della naturale intraprendenza dei Lucchesi che, popolo di mercanti e viaggiatori, nel XIX° secolo introdussero nei loro terreni innesti di vitigni importati dalla Francia. Intorno al 1870, infatti, dalla zona di Bordeaux, vennero importati i vitigni di Sauvignon, Sémillon, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Dalla valle del Rodano arrivarono in terra toscana il Roussanne e il Syrah mentre dalla Borgogna vennero importati il Pinot Bianco e quello Grigio, facendo diventare la collina di Montecarlo una delle prime zone di Italia ad adottare i vitigni d’oltralpe.

La nostra Tenuta, che si trova in in località Cercatoia in direzione sud-ovest rispetto alla città di Montecarlo, si estende su un’area di circa 100 ettari, 45 dei quali hanno vigneti specializzati. Di proprietà oggi della famiglia Fontana, l’azienda è nata negli anni ‘60 per merito di alcuni ristoratori torinesi che volevano i vini di Montecarlo sulle tavole dei loro ristoranti. Da allora l’azienda si è ampliata e modernizzata, ma ha conservato intatte tutte le sue tradizioni del passato. Questo perché, nel corso degli anni, è stata adottata una politica lungimirante da parte dei proprietari che hanno voluto implementare la coltivazione dei vitigni autoctoni e italiani come Trebbiano, Sangiovese, Vermentino e Canaiolo, affiancandoli con vitigni francesi per conferire ai vini maggiore eleganza, morbidezza e profumo. Il risultato di questi abbinamenti è la produzione dei nostri DOC e IGT e dei nostri magnifici spumanti che hanno fatto diventare la nostra, una delle aziende leader nel Mercato dei vini.

Per venire incontro alle esigenze di tutti i clienti ne abbiamo voluto creare diversi che avessero delle caratteristiche e soprattutto dei profumi differenti l’uno dall’altro. Come ben sappiamo, i profumi in un vino dipendono dalla presenza di alcune sostanze volatili appartenenti a diverse famiglie chimiche, come alcoli, aldeidi, chetoni, acidi, esteri e terpeni che, con un criterio di somiglianza, sono stati associati ad odori di frutta, fiori, spezie e di altri prodotti conosciuti, alimentari e non. Questi profumi sono stati suddivisi in tante famiglie o specie, che vengono classificate in modi diversi: alcuni sistemi ne prevedono 6, altri 10 fino ad arrivare a 14. Noi vogliamo approfondire solo quelli che ci riguardano più da vicino perché sono i sentori tipici dei nostri vini.

profumo vinoso

Quando senti un sommelier che durante una degustazione parla di un profumo vinoso, potresti pensare che abbia detto una cosa scontata o che voglia dare al vino in questione un rafforzativo. Solo dopo una spiegazione successiva capisci che non è un’espressione ridondante né che si tratta di un aggettivo valido per tutti i vini e anzi ne percepisci l’esatto significato.

Il profumo vinoso è quello si sprigiona durante i processi di vinificazione, quello che si sente in cantina in questa fase e che richiama il sentore del mosto e della vinaccia. Il profumo vinoso fa parte dei cosiddetti profumi secondari o fermentativi, in quanto la trasformazione dell’uva inizia già al momento della pigiatura. Frutto di trasformazioni enzimatiche, le uve schiacciate formano rapidamente aldeidi e alcoli a contatto con l’aria che le conferiscono un caratteristico odore vegetale di nocciola verde o di frutta acerba che non sempre risulta gradevole ma che si evolve con le successive trasformazioni del mosto.

I profumi secondari si formano durante la fermentazione alcolica degli zuccheri a contatto con i lieviti e nel corso della fermentazione malolattica. Il profumo vinoso è tipico di quei vini dove a dominare sono ancora i profumi delle parti solide del mosto, bucce e vinaccioli e che presentano intensi sentori fruttati ed erbacei. Questo aroma è tipico dei vini rossi, giovani, novelli, del Beaujolais Nouveau, il famoso vino novello a base di uve Gamay tipico della Borgogna, e dei vini prodotti con uve non perfettamente mature. Il profumo vinoso è caratteristico dei vini rossi in quanto la loro fermentazione prevede un tempo di contatto delle bucce con la massa vinosa più lungo rispetto ai bianchi da cui deriva il sentore vinoso più pronunciato e dunque riconoscibile. Questo sentore si percepisce fino al termine del processo di fermentazione e di svinatura, prima che nel vino si sviluppino i sentori terziari, quelli cioè che si formano con la sua completa maturazione e l’invecchiamento.

profumo floreale

Il profumo floreale lo si trova in quasi tutti i vini. Questo perché può derivare sia dalle sostanze odorose, come i terpeni, che si trovano sulle bucce degli acini. E’ e quindi è da considerarsi sia un profumo primario sia secondario, visto che può anche essere conseguenza dei processi fermentativi. La concentrazione di queste molecole odorose è molto variabile e questo è il motivo principale per cui un aroma floreale è percepito e riconosciuto in maniera diversa da un vino all’altro.

Sono tantissime le essenze floreali che possono essere presenti in un vino e dipendono dalla sua tipologia, dalla zona d’origine, dai vitigni impiegati e dalla sua evoluzione. Gli aromi di fiori bianchi freschi come gelsomino, biancospino, fiori di zagara e acacia sono tipici dei vini bianchi giovani mentre in quelli più evoluti con un affinamento in legno sono riconoscibili gli aromi di fiori gialli, come tarassaco, mimosa e girasole. Gli aromi di fiori freschi rossi come viola mammola, violetta, rosa rossa e iris caratterizzano invece i vini rossi giovani, mentre in quelli più evoluti con affinamenti lunghi sono riconoscibili gli aromi di fiori secchi e appassiti. Nei vini rosati infine, a seconda della loro struttura e concentrazione, potranno prevalere gli aromi floreali del vino rosso o quelli del bianco. Nella nostra Tenuta sono tanti i vini, sia bianchi che rossi, che presentano un profumo floreale a cominciare dal Montecarlo Bianco DOC Etichetta Bianca 2021.

Nasce da un blend di uve di Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon Blanc, Semillon e Malvasia che vengono vinificate e fermentate separatamente e riunite solo in fase di pre-imbottigliamento. Con una gradazione di 12°C e una temperatura di servizio ottimale di 8-10°C, è un vino dai profumi intensi, freschi e floreali che, grazie al blend delle 6 tipologie di uva, ha un gusto complesso ed equilibrato, con gradevoli note fruttate.

Un secondo bianco è  il M.i.o. Viognier IGT Toscana 2021 che viene ottenuto da Viognier in purezza. Questo vitigno è considerato delicato sia nella crescita, perché tende ad ammalarsi, sia nella vinificazione, perché può diventare acido e viene detto M. i. o. perché è l’acronimo di Minerale, Intenso e Originale. Subisce una pressatura soffice a bassa temperatura e in atmosfera inerte, per non alterare le sue qualità organolettiche e poi viene fermentato ed affinato in acciaio inox. Questo suo invecchiamento solo in acciaio, dona al vino una grande freschezza e dei profumi intensi, floreali e fruttati di albicocca, pesca e agrumi, che appaiono evidenti anche al palato, dove vengono però bilanciati da note minerali e da un retrogusto amarognolo.

Un ultimo bianco dal profumo floreale è il Vivi Vermentino IGT Toscana 2021, che è prodotto con Vermentino in purezza. Di gradazione alcolica di 12,5°C, è un vino con una forte acidità, dei profumi intensi, minerali e floreali e un gusto pieno, sapido, fresco e piacevole ma allo stesso tempo di carattere.

Ai bianchi appena citati, aggiungiamo anche due rossi con un intenso profumo floreale, il  Montecarlo Rosso Etichetta Blu DOC 2018 e il Cercatoja IGT Toscana 2017. Il primo viene prodotto da un blend di Sangiovese, Canaiolo, Syrah, Merlot e Cabernet Sauvignon. Fermentazione e macerazione sono termo-condizionate in acciaio inox e, mentre una parte dei mosti effettua la fermentazione a basse temperature per conservare maggiormente gli aromi varietali, un’altra viene messa in barriques per 7 mesi dove effettua quella malolattica. Con un colore intenso rosso rubino, una temperatura di servizio ottimale di 15-18°C ed una gradazione alcolica di 13,5°C, è, grazie all’invecchiamento in legno, un vino ben strutturato al palato con un gusto vellutato, ampio e denso e con dei profumi decisi, delle note molto cariche di fiori, frutta scura, vaniglia, cacao e spezie che gli conferiscono grande complessità.

Il Cercatoja IGT Toscana 2017 si ottiene da un blend di Sangiovese, Syrah e Cabernet Sauvignon e subisce prima una fermentazione in acciaio inox a controllo termico di almeno 3 settimane, poi una nuova fermentazione malolattica in barriques e un affinamento di circa 18 mesi. Con una gradazione alcolica di 14,5°C e una temperatura di servizio ottimale di 18°C, al palato si presenta elegante, profondo e molto ben strutturato, con una trama tannica molto ben riconoscibile ma comunque equilibrata e arrotondata, e con dei profumi intensi e complessi, accompagnati da note profonde di fiori, frutta nera, cacao e spezie.

profumo fruttato

Mentre i sentori floreali si possono trovare nella quasi totalità dei vini, i profumi fruttati sono presenti proprio in tutti in quanto sono principalmente dei sentori primari, ma e qualche volta possono essere anche connessi ai processi fermentativi. A seconda della tipologia di vino, abbiamo aromi di frutta a polpa bianca come mela, pesca, mela cotogna e pera, oppure di frutta a polpa verde come kiwi, uva spina e melone verde, o ancora a polpa gialla come pesca, albicocca e prugna, di frutta nera come mora, mirtillo e ribes nero, di frutta rossa come fragola, lampone, ciliegia e ribes rosso, di frutta esotica come ananas, mango, frutto della passione, dattero, fico e litchi, di frutta secca come nocciola, mandorla, noce, pistacchio e fico secco e di agrumi come limone, arancia e pompelmo. Ad esempio i bianchi giovani sono genericamente caratterizzati dalla frutta a polpa bianca e dagli agrumi mentre in quelli affinati in legno provenienti da zone calde prevalgono i sentori di frutta a pasta gialla, tropicale o sciroppata e in quelli evoluti ci sono profumi di frutta candita e disidratata, cotta, sciroppata o in confettura. Nei rossi più evoluti prevalgono invece gli aromi di frutta in confettura, sotto spirito o disidratata, mentre in quelli giovani troviamo profumi di ciliegie e di frutti di bosco rossi o neri e nei rosati, a seconda della loro tipologia, potranno prevalere le profumazioni dei bianchi o dei rossi giovani. Tutti i vini e gli spumanti della nostra cantina presentano dei profumi fruttati. Alcuni li abbiamo già citati e descritti. Vogliamo però darvi alcune pillole di informazione anche sui rimanenti.

Un bianco dai profumi fruttati è il Vasario IGT Toscana 2019 che nasce da Pinot Bianco in purezza. Di gradazione alcolica di 13,5°C, ha un gusto ampio, ben strutturato e molto equilibrato, con un finale morbido e persistente, frutto del suo invecchiamento in rovere per 8 mesi e. Presenta dei profumi complessi e molto intensi, con aromi floreali e di frutta tropicale e a pasta gialla che  si fondono con note di vaniglia, burro e miele.

Accanto al Vasario, ci sono anche il vino rosso Fortino IGT TOSCANA 2017 e il rosato Dea Rosa IGT Toscana 2021, entrambi caratterizzati da profumi fruttati.. Il primo si ottiene da Syrah in purezza della vigna più vecchia d’Italia. Fermentato in acciaio inox e affinato in barriques di rovere francese per circa 18 mesi, il  Fortino IGT TOSCANA 2017 è un vino elegante, molto strutturato, sapido ed equilibrato e, assaggiandolo, si può notare un tannino potente, morbido e fitto che si adatta perfettamente alla sua struttura corposa e alla sua acidità. Con una gradazione alcolica di 14°C e una temperatura ottimale di servizio di 18°C, ha profumi ampi, intensi, fruttati di frutta rossa, more e sottobosco con delle note balsamiche e speziate.

Il Dea Rosa IGT Toscana 2021 è un vino che viene prodotto dalla vinificazione in bianco delle uve rosse di Sangiovese, Canaiolo e Syrah e per questo motivo abbina la freschezza di un bianco con il gusto fruttato di un vino rosso. Di gradazione alcolica di 12°C, ha un gusto fresco, ampio, piacevole e vivace in cui è riconoscibile ed equilibrata la marasca che, insieme alla ciliegia, dona a questo vino profumi molto intensi.

Infine vogliamo consigliare anche due nostri spumanti dove la componente fruttata è molto intensa lo Spumante Inedito Particolare Brut Nature e lo Spumante Inedito Particolare Brut Rosé Nature.

Il primo si ottiene con uve al 100% di Pinot Bianco.

Spumantizzato in autoclave orizzontale a temperatura controllata con il Metodo Charmat per circa 6 mesi, subisce una filtrazione quasi immediata, in modo da salvaguardare la sua naturale freschezza. Prima di essere imbottigliato, viene affinato in autoclave per alcune settimane e subisce un ulteriore affinamento in bottiglia di 90 giorni. Con una temperatura di servizio tra gli 8 e i 10°C e una gradazione alcolica di 12,5°C, lo Spumante Inedito Particolare Brut Nature presenta dei profumi molto intensi di frutta a pasta gialla come pesca e mela e un gusto strutturato e complesso dove si contrappongono una forte acidità ed un tenore zuccherino equilibrato.

Lo Spumante Inedito Particolare Brut Rosé Nature nasce infine da Sangiovese e Syrah di annate diverse e per 8 mesi viene parzialmente affinato in botti di rovere. Spumantizzato secondo il Metodo Charmat in autoclave orizzontale ad una temperatura controllata costantemente, per sei mesi, viene filtrato quasi immediatamente ed affinato, prima in autoclave per alcune settimane e poi in bottiglia per altri 90 giorni. Presenta dei profumi di frutti a pasta rosa come fragolina di bosco, pesca e mela, un colore rosa cerasuolo perché simile a quello della polpa delle ciliegie ed un gusto complesso e strutturato in cui il contenuto zuccherino e la sua spiccata acidità si bilanciano e dove sono presenti delle note amarognole dovute alla sua permanenza nelle botti di legno.

profumo fragrante

Il profumo fragrante è tipico dei vini giovani freschi e vivaci e degli spumanti prodotti con il Metodo Classico, ossia rifermentati in bottiglia per almeno 18 mesi su lieviti selezionati, e dei bianchi fermi o aromatici, imbottigliati coi propri lieviti.

E’ un profumo che possiamo accostare a quello che si sente in una panetteria quando ha appena sfornato del pane caldo o dei croissant, un profumo inebriante che riempie le narici e scalda il cuore.

Anche se come dicevamo è una caratteristica tipica degli spumanti a Metodo Champenoise, nella nostra cantina produciamo due spumanti a Metodo Charmat che presentano, tra le altre, anche questa qualità, il Particolare Brut Rosé e il Particolare Brut. Quest’ultimo nasce come blend di Pinot Bianco, Semillon e Trebbiano Toscano, ha una spumantizzazione di 120 giorni secondo il metodo Charmat, e viene affinato prima in autoclave e poi in bottiglia per altri 4 mesi. Con una gradazione alcolica di 12°C e un perlage fine e persistente, il Particolare Brut è uno spumante dal gusto secco, di forte acidità e con un tenore zuccherino equilibrato. Presenta infine dei profumi floreali, fruttati con note finali di pane tostato.

Il Particolare Brut Rosé si ottiene dalla vinificazione in bianco di uve rosse Syrah e Sangiovese. Di gradazione alcolica di 12°C, viene considerato uno spumante dai profumi fragranti, freschi e fruttati in cui l’aroma iniziale di rosa canina viene sostituito da quello di lampone, amarena e fragola. Il suo è un gusto fresco, raffinato, elegante ed ha un perlage fine e persistente. La sua acidità spiccata, infine, viene perfettamente bilanciata dal tenore zuccherino.

 

profumo erbaceo

Il profumo erbaceo è ricorda quel sentore tipico di erba appena tagliata di un prato, oppure quel profumo estivo che si respira in campagna o in montagna quando i contadini sono indaffarati a preparare il fieno che verrà utilizzato come cibo per gli animali durante l’inverno. Il profumo erbaceo e vegetale può essere legato ai vitigni, per cui è considerato un aroma primario, oppure può essere originato nella fase di fermentazione, ed è quindi un aroma secondario.

Come aroma primario è caratteristico di alcuni vitigni come il Sauvignon Blanc, il Riesling, il Merlot, il  Cabernet Franc e Sauvignon e di molti vitigni semi aromatici. Il suo è un profumo pungente e penetrante che ricorda quello delle essenze vegetali verdi, come l’erba, la felce, le alghe marine, la paglia, l’eucalipto, l’edera, il bosso, la limoncella, la foglia di tè, il mallo della noce, il tabacco, i funghi, il tartufo, le olive verdi e la foglia stropicciata.

Il sentore diventa abbastanza pronunciato nei vitigni che vengono coltivati in zone fresche o quando le uve non sono arrivate a perfetta maturazione: attenzione però, se diventa troppo evidente, allora ci troviamo davanti ad un vino che presenta dei difetti dovuti a vendemmie troppo precoci oppure ad errori in fase di fermentazione. Nei vini rossi giovani il profumo erbaceo è quello di erba tagliata, muschio, fieno, foglie di pomodoro e di peperone verde mentre in quelli bianchi il sentore ricorda invece le erbe aromatiche come prezzemolo, salvia, basilico, menta, timo, ginepro o aneto.

Con un profumo erbaceo la nostra Tenuta produce uno spumante, il Particolare Dolce, che si ottiene da Moscato in purezza ed è spumantizzato con il Metodo Charmat. In questo particolare spumante, la lavorazione del mosto viene eseguita, a temperatura controllata, in autoclave e, attraverso l’azione di lieviti altamente selezionati, si arriva ad avere una presa di spuma perfetta.

Viene fermentato per 120 giorni, subendo poi una filtrazione quasi immediata in modo da preservare la sua freschezza e, dopo essere stato affinato per qualche settimana in autoclave, viene imbottigliato, e qui dove continua il suo affinamento.

Presenta un profumo molto persistente ed intenso con delle note di fiori d’arancio, miele, salvia, noce moscata e frutta esotica mentre al gusto risulta piacevole, morbido, intenso, fresco e floreale, con una persistenza gusto-olfattiva lunga ed un perlage fine. Ha un contenuto zuccherino molto basso di circa 60g per litro, e per questo viene accostato ad un semi-dolce.

 
 

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