19
Ago

Successo dell’evento “Dante in Vigna”

Come molti dei nostri clienti già sapranno, due mesi fa alla Tenuta del Buonamico, a Montecarlo, in Provincia di Lucca, si è tenuto l’evento “Dante in Vigna”, per celebrare i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta.

dante

Dante Alighieri nacque a Firenze tra il maggio e il giugno del 1265, e la sua vita fu indissolubilmente legata alla Toscana, anche se fu costretto a lasciare la sua città natale per un conflitto tra Guelfi bianchi e Guelfi neri, a seguito del quale fu condannato a morte e poi costretto all’esilio.

Oggi viene considerato il più famoso autore al mondo, nonché il padre della lingua italiana, per aver per primo proposto, nel suo “De Vulgari Eloquentia”, l’uso del volgare anche per la poesia e la letteratura, dando così al volgare toscano lo statuto di lingua vera e propria.

Sicuramente la sua opera più famosa è la Divina Commedia, scritta tra il 1306 e il 1321, anno della sua morte. Infatti, dopo un soggiorno a Venezia il poeta contrasse la malaria, che lo portò a morire all’età di soli 56 anni.

La Divina Commedia, in origine, si chiamava soltanto “Comedia”, ma fu Giovanni Boccaccio a darle l’appellativo di “Divina”, in un trattato di elogio all’Alighieri. Il poema è diviso in tre Cantiche, ciascuna di 33 canti ( ad eccezione dell’Inferno, che conta 34 canti, poiché uno fa da introduzione a tutta l’opera), e racconta le vicende dello stesso poeta, che si smarrisce in una selva oscura, per uscire dalla quale sarà costretto a seguire un cammino lungo i regni dell’oltretomba, accompagnato prima dal poeta Virgilio, poi dall’amata Beatrice e infine da San Bernardo.

Si tratta dell’allegoria del cammino di purificazione che porta, grazie al pentimento, dalla dannazione alla “retta via”, cioè alla visione di Dio.

Il poeta descrive a tinte vivide Inferno, Purgatorio e Paradiso, così come erano raffigurati nell’iconografia tradizionale medievale, ma arricchendo il tutto con note personali, riflessioni, personaggi storici e contemporanei, fino a creare un’opera che ha lasciato il segno, e lo lascerà ancora per molti secoli, presso le generazioni future.

Il Movimento Turismo del Vino, quindi, ha pensato di celebrare il settecentesimo anniversario della morte del poeta, proponendo alle varie aziende vitivinicole della zona di organizzare eventi per celebrare questa ricorrenza.

La Tenuta del Buonamico non poteva esimersi dal partecipare a questa iniziativa, ed ha pensato di organizzare una speciale degustazione che ripercorresse le tappe salienti della Divina Commedia, anche ispirandosi al fatto che la cantina storica, visitabile durante il tradizionale tour, si chiama per l’appunto “Inferno”.

inferno

Questo nome è stato scelto, poiché la temperatura naturale e l’umidità, che agli inizi della storia della Tenuta (prima nota come Fattoria del Buonamico) venivano sfruttate per facilitare l’imbottigliamento dei vini, avevano dato origine ad un ambiente poco piacevole, che negli anni seguenti aveva portato a far cadere in disuso quella parte della cantina, trasformandola in un vero e proprio “inferno”, dove il caos regnava sovrano. Nel 2011, però, i signori Fontana, proprietari dal 2008 della Tenuta del Buonamico, hanno avuto l’idea di ristrutturarla, trasformandola in un vero e proprio “paradiso”, nel quale vengono mostrate le annate storiche, a partire dalla primissima bottiglia prodotta, che ancora si chiamava “Al gatto Nero”, come il ristorante fondato a Torino dai primissimi proprietari.

E’ un ambiente intimo, dove si respira l’aria del passato, e dove si possono ammirare bottiglie storiche di quasi tutte le annate della produzione della Tenuta del Buonamico. Si può osservare il passaggio dalle etichette tradizionali toscane alle etichette “Francobollo”, introdotte dalla nuova proprietà, fino ad arrivare alle attuali e più moderne etichette, come il Dea Rosa Rosato IGT Toscana, del Vivi Vermentino IGT Toscana e del MIO Viognier IGT Toscana.

Abbiamo quindi pensato di iniziare il percorso proponendo la visita delle vigne, che per l’occasione si sono trasformate in “Selva Oscura”. La nostra guida si è vestita in costume, indossando i panni del Sommo Poeta, con tunica rossa, cappello e perfino la corona di alloro. Dopo aver iniziato con cenni storici sulla Tenuta del Buonamico, seguite poi dall’illustrazione delle caratteristiche principali della vigna di Sangiovese, situata sulla sinistra dell’ingresso del nostro ristorante Syrah,  gli ospiti si sono calati nel vivo dell’evento. Il percorso attraverso le varie cantiche della Divina Commedia è partito con la lettura del famoso incipit dell’opera, per poi proseguire con l’incontro  tra Dante e le Tre Fiere, rappresentate da un quadro appeso ad uno degli olivi che costeggiano la strada verso l’ingresso principale.

tre-fiere-divina-commedia72x700

Arrivati di fronte al portone, la guida ha spiegato agli ospiti che il percorso da seguire sarebbe stato l’inverso di quello effettuato dal Sommo Poeta, perché sarebbe iniziato dal Paradiso, per poi proseguire nel Purgatorio e infine all’Inferno, per simboleggiare la discesa verso il peccato della Gola, rappresentato dai vini proposti, dai più leggeri ai più corposi e “peccaminosi”.

La Sala Degustazioni, per l’occasione, è stata trasformata in Paradiso, con tanto di personale, ovviamente esperto e qualificato, vestito da angelo. L’atmosfera è stata resa “paradisiaca” con addobbi a tema, dalle candele a fiori bianchi sparsi ovunque, ed è stata completata dalla sagoma di Beatrice, dipinta a mano, e con la quale gli ospiti si sono divertiti a scattare selfie.

danteangelo72x700

I vini proposti sono stati accompagnati da un tagliere con pecorino fresco di Garfagnana e da bruschette per assaggiare il nostro olio Oro di Re 100% Italiano. Sapori delicati, che ben si sposano con i tre vini, rigorosamente bianchi, con i quali i clienti hanno iniziato l’assaggio. Si è trattato del VIVI Vermentino IGT Toscana, floreale e fresco, con sentori di erbe aromatiche, fiori bianchi e frutta a polpa bianca, del MIO Viognier IGT Toscana, semi-aromatico, molto fruttato, con profumi di mela, pesca e frutta tropicale, e infine del Vasario IGT Toscana, che, grazie ad un passaggio in legno, è caratterizzato dall’eleganza tipica del Pinot Blanc, unita a sentori di burro, crema, vaniglia e miele.

angelo72x700

Il percorso è poi proseguito con la discesa in cantina, all’ingresso della quale era stato posto un altro quadro, raffigurante Catone il Censore, messo da Dante a guardia dell’Antipurgatorio. Dopo la lettura del corrispondente brano della Divina Commedia, il percorso è continuato nella tinaia, dove gli ospiti hanno potuto ammirare i tecnologici tini in acciaio a temperatura controllata. A questo punto un altro quadro, raffigurante l’Angelo della Giustizia, ha dato avvio alla degustazione nel Purgatorio, ovvero la zona Belvedere. Prima dell’ingresso sul soppalco, però, ai partecipanti è stato regalato un sottobicchiere raffigurante il logo dello Spumante Particolare, per simulare le lettere P (“Particolare” invece di “Peccati”) che furono incise dall’Angelo sulla fronte di Dante, a rappresentare i 7 peccati capitali, che il poeta avrebbe dovuto espiare nel suo passaggio attraverso i cerchi del Purgatorio.

dantetinaia72x700

La degustazione dello Spumante Inedito Particolare Brut Rosé è stata particolarmente apprezzata, soprattutto quando la guida ha proposto l’abbinamento con il Salame di Garfagnana. La bollicina, infatti, è risultata particolarmente piacevole al palato, col suo perlage fine ed elegante,  perfettamente bilanciato dal grasso dei salumi.

purg72x700

A quel punto gli ospiti si sono spostati nella Barricaia, dove li aspettava un quadro raffigurante Caronte, il traghettatore dell’Inferno. La tradizione antica vuole che il defunto dovesse avere gli occhi coperti da due monete, che avrebbe utilizzato per pagare il nocchiere per il  passaggio da una sponda all’altra dello Stige.

caronte72x700

Così anche la Tenuta del Buonamico ha proposto le sue monete, rigorosamente di cioccolato fondente, che gli ospiti avrebbero dovuto usare in seguito. All’arrivo all’ingresso della Cantina Storica c’era un altro membro dello staff, questa volta nei panni di un diavolo, che ha proposto i due rossi riserva, il Cercatoja IGT Toscana, e il Fortino IGT Toscana, in abbinamento a prosciutto toscano, piacevolmente salato, e pancetta cotta. Inoltre il tutto è stato completato dall’assaggio dell’olio DOP della Tenuta del Buonamico, fatto con le varietà tipiche delle colline lucchesi, e proposto sul pane senza sale  di Altopascio.

diavolessa

Il Cercatoja, un blend di Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Syrah, invecchiato in barrique di rovere francese per circa 18 mesi, è risultato particolarmente gradito con la pancetta cotta, perché, grazie agli spiccati tannini, riesce bene a bilanciare il grasso del salume. Il Fortino, invece, più elegante e vellutato, è stato proposto con la moneta di cioccolato fondente, con la quale il gusto speziato del vino si combina a perfezione. Non poteva mancare l’ingresso all’Inferno, la Cantina Storica, illuminata per l’occasione da candele nere, per creare un’atmosfera di mistero.

infdante

Una volta terminato il percorso in cantina, gli ospiti sono stati invitati a risalire la scala che conduce alla sala degustazione, dove sono usciti a “riveder le stelle”. Qui, illuminati da luci puntiformi a simulare la notte stellata, e deliziati da musica new age, c’è stata la degustazione dello Spumante Particolare Dolce, un moscato in purezza, proposto con i Cantuccini, i tipici biscotti toscani. La mandorla amara del cantuccio ha creato un piacevole contrasto con il dolce dello spumante, che però, grazie al residuo zuccherino piuttosto basso, non risulta mai stucchevole.

tovaglietta

Al termine dell’esperienza è stata regalata agli ospiti una pergamena contenente “La Commedia di…vino”, ovvero la rivisitazione in volgare dantesco dell’esperienza appena fatta.

L’evento ha riscosso molto successo, e lo staff ha pensato di riprodurlo anche successivamente. Per chi fosse interessato, non dimenticate di consultare il nostro sito per ogni eventuale aggiornamento!

Vi aspettiamo qui alla Tenuta del Buonamico per una visita, una semplice degustazione o un tour guidato, ricordando sempre che in tutto quello che facciamo mettiamo il cuore, e anche un pizzico di creatività.

 
 

Buonamico Shop

Il gusto della Toscana a casa tua

}
Buonamico Soc. Agricola Srl - Sede Legale via Provinciale di Montecarlo, 43 55015 Montecarlo - Cod Fisc. E P. Iva 05585560963 - Registro delle imprese di Lucca 05585560963 Cap. Soc. 6.000.000,00 € Int. Vers.