La Gazzetta di Lucca, Enogastronomia: visita alla cantina

Proprio nella salita della strada provinciale di Montecarlo, alle soglie del piccolo e ameno paese del vino si aprono le porte della Tenuta del Buonamico che dal 2008 è gestita con oculatezza, impronta avveniristica e senso del buono e del bello dalla famiglia Fontana.

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Passare una giornata con Eugenio Fontana ha significato per noi scoprire tante delle sfaccettature di un progetto perfettamente integrato nel territorio, oculato nelle sue scelte, e improntato alla qualità ed ad un marketing che sorregga le difficili scelte di ogni vignaiolo. Davvero il Buonamico può essere preso ad esempio da tante altre cantine per senso del gusto e una lavorazione in totale pulizia e onestà che si riflette nella gamma dei vini proposti. Gli ultimi sei anni, sono stati, per Eugenio e Dino Fontana, dopo l’esperienza alla Salov, una continua scommessa, un investimento che ha rifatto il look ad una storica cantina, proiettandola nel futuro.

Quando arriviamo un nugolo di statunitensi consuma il lauto pasto della visita in cantina, aperta anche la domenica(!), e ci beviamo il Particolare Rosé di una fattoria che cominciando con 16 ettari ha lo scopo di crescere fino a circa 35 per espandere la produzione di 200000 bottiglie e abbracciare sempre più la domanda straniera. L’ampia gamma di prodotti ricavati ci regala piccole produzioni, cui si affianca quella dell’olio che vede i Fontana avventurarsi nella DOP Lucca (2000 bottiglie) ed offrire il celebre Olio dei Re (IGP Toscana).

La crescita delle infrastrutture è, qui, andata di pari passo con la crescita di un prodotto che sicuramente si giova di un terroir ideale come attestano le vecchie annate. Scendendo in cantina si scopre l’impressionante dedizione al dettaglio di questo ragazzo: ambienti ben separati, sistemi di rimontaggio interno, locali climatizzati alla temperatura costante di 16°C e serbatoi dotati di ben tre fasce termiche a protezione di un vino che la Tenuta, lo possiamo dire, letteralmente culla. Quando poi Eugenio apre la porta vitrea dedicata ai Metodi Charmat (sia il Rosé che il Brut hanno vinto ancora al Vinitaly) siamo davanti ad autoclavi che rifermentano gli zuccheri in maniera omogenea. I nuovi edifici, dove spunta di volta in volta un bicicletta griffata, ci menano verso panoramiche sale di degustazione e un magazzino climatizzato dove lo smistamento è frutto di una perfetta logistica.

Continuando a scendere si entra nella parte storica della cantina, dove gli scaffali ci raccontano la storia di sensazioni, note e bottiglie che ancor oggi ci fanno provare piacevoli brividi. La barriquaia di legno più che altro francese ci apre le porte dell’Infernotto, nome che rinverdisce i fasti dell’era piemontese di questa cantina (gli originari proprietari possedevano il Gatto Nero in Piemonte). Il luogo è magico, le bottiglie e l’atmosfera valgono bene una visita estiva, quando tutta la freschezza delle antiche pareti ci potrà ristorare dal caldo.

Risalendo a riveder il sole, i turisti statunitensi hanno lasciato il passo ad un piccolo pulmino di svedesi che fanno incetta di vini nello shop. L’ottagonale dehor ci regala un pranzo a furor di farro, formaggio e prosciutto garfagnino. “La koinè con il territorio, vedi anche le ditte di catering che ci forniscono i servizi per i clienti, deve essere totale.” – ci confessa Eugenio -”Il progetto di un albergo per stranieri va di pari passo ai nuovi impianti che si protrarranno fino al 2015. Tutto qui, a Montecarlo, grazie anche al consorzio e ad un’amministrazione lungimirante sta crescendo, ma ogni passo deve essere fatto sempre e solo con un progetto che valga, per noi, per tutti e per questo splendido territorio.” Saggezza, capacità, freschezza nel proprorre un’idea d’azienda come volano di un’intera economia circostante. Questo è Eugenio Fontana, amante del vino e del bello, dell’architettura silvestre e delle vecchie piante che attestano la cultura del vino in loco.
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I Vini
Partendo dalla linea base, cui si distingue il Vermentino 2012, la filosofia della Tenuta è quella della bevibilità e di un ottimo rapporto qualità prezzo. Già dai bianchi, tuttavia, ricaviamo notevoli soddisfazioni tramite Vasario, che riprendendo un immagine del Vasari, rinverdisce i fasti del Bianco di Cercatoia, puntando sul Pinot Bianco 100%. Il Vasario fermenta e si affina in barrique di rovere francese, permanendo sulle fecce per 9 mesi. Persistente e spiccatamente floreale, il Vasario è un vino che sposa il gusto sia del neofita che dell’esperto. Davvero un bianco di carattere, in cui la pulizia descritta in questo articolo si nota tutta. 14 gradi e non sentirli, per una mente che rimane leggera ed un palato soddisfatto grazie ad una struttura decisa e armonica. Nei rossi il rapporto qualità/prezzo è ancora più spiccato, grazie alle due versioni di Montecarlo Rosso, etichetta rossa e blu, a seconda il vino faccia legno (blu) o acciaio (rosso). Ciliegia, pepe e un deciso tono violaceo tipico del Sangiovese con quel tocco femminile imposto dalla rotondità di cabernet e merlot.

Il volo lo spicchiamo, in conclusione, con Il Fortino e il Cercatoia, i due vini di alta fascia del Buonamico.

Il Fortino è un vino che racchiude tutta la storia di questa terra. Il Syrah è coltivato in Montecarlo dal 1870 ca. La vigna in questione è quella storica dell’azienda e la scelta della purezza ci conferisce un Syrah 100% da applausi, Dopo i successi di Merano, della guida Veronelli e gli apprezzamenti d’oltralpe, Il Fortino (18 mesi di barrique) quest’anno supera i 15,5%vol. Con una freschezza e una bevibilità davvero sorprendente. Non spaventi dunque l’alta gradazione, espressione del territorio. Quasi una torta della nonna ci invade il naso, con i tipici sentori di frutta rossa e vaniglia. Si conferma un tannino non aggressivo.

Con il Cercatoia, abbiamo un blend di Syrah, Sangiovese e Cabernet che fugge sul cacao, sul pasto lauto, su una frutta vivida. Riconoscibile. Un altro pezzo di storia protetto dalle cure di Fontana. Menzione finale per gli spumanti che riescono a coniugare un prezzo di notevole interesse con la qualità riconosciuta anche al recente Vinitaly.

Guardando la piana di Montecarlo da questa Tenuta, il paese arroccato, tra una leccornia e l’altra abbiamo davvero trovato un Buonamico…
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La news: la bottiglia del 50° anniversario.

E’ il nuovo progetto di famiglia per festeggiare i 50 anni della Tenuta. Le migliori barriques dell’annata, partendo da questo giugno, saranno imbottigliate in speciali bottiglie di 1,3 kg, ognuna delle quali numerata e serigrafata in oro. Sarà così possibile collezionare il meglio offerto dalla tenuta, quest’anno 888 bottiglie, nel corso degli anni visto che l’idea proseguirà per le prossime selezioni: 51, 52 , 53° anno e così via.

di Marco Bellentani
martedì, 29 aprile 2014, 14:33

Buonamico Soc. Agricola Srl - Sede Legale via Provinciale di Montecarlo, 43 55015 Montecarlo - Cod Fisc. E P. Iva 05585560963 - Registro delle imprese di Lucca 05585560963 Cap. Soc. 6.000.000,00 € Int. Vers.