LA TENUTA DEL BUONAMICO: UN SIMBOLO DELLA DOC MONTECARLO

ENOPRESS.IT pag. · 26-10-2021

Incantevole borgo medievale collocato sulle colline che circondano Lucca, Montecarlo mostra tutta la sua bellezza storica e non solo: infatti, qui, a partire dall’Ottocento un gruppo di intraprendenti vignaioli diede il via a una fiorente produzione di vini di ottima qualità, soprattutto Bianchi.

Gli “illuminati” coltivatori, pionieri di una nuova viticoltura, diedero il via a una vera e propria rivoluzione della lavorazione delle uve, prestando una grande attenzione alle coltivazioni francesi e alle loro pratiche in cantina. In tutta la zona, furono importati e introdotti diversi vitigni d’oltralpe come Pinot Bianco, Pinot Grigio, Sauvignon, Sémillon e Roussanne (a bacca bianca), assieme a Merlot, Cabernet e Syrah (a bacca nera), varietà che hanno trovato dimora assieme al Trebbiano Toscano e al Sangiovese.

L’introduzione di questi vitigni si è concretizzata in un fortunato blend con le altre uve autoctone tanto da generare la vocazione di Montecarlo per quei vini bianchi protagonisti della cosiddetta “anomalia lucchese”: il risultato è stato una produzione di vini unici e singolari nel loro stile. Una fortuna che è durata per diverso tempo, per la precisione sino al 1930, anno nel quale in occasione delle nozze tra Umberto di Savoia (ultimo Re d’Italia) e Maria José del Belgio, il Montecarlo Bianco fu servito in tavola come vino ufficiale del matrimonio reale, in quanto considerato uno dei migliori della Penisola, tanto da essere chiamato lo “Chablis di Montecarlo”.

 

0.tenuta buonamico 2020 Vigenti

 

Tra questi accorti imprenditori del vino c’è anche la famiglia Fontana, attuale proprietaria della Tenuta del Buonamico che, con costanza e determinazione, dimostra come la Lucchesia e le sue terre possano essere protagonisti con bottiglie di altissima qualità.

Eugenio Fontana è considerato uno dei fautori del “rinnovamento della tradizione” che ha coinvolto la Tenuta, partendo dalla considerevole espansione degli impianti vitivinicoli grazie all’introduzione delle nuove barbatelle (si è passati da una superficie di 20 a 45 ettari) per arrivare all’ampliamento dell’intera struttura, comprese la barricaia e la sezione d’imbottigliamento con la costruzione della nuova cantina.

Gli obiettivi della famiglia Fontana partono dal desiderio e dall’impegno di rinnovare – senza trasformare – l’attitudine della Tenuta di lavorare Pinot Bianco, Sauvignon, Roussanne, Sémillon, Vermentino, in piccola parte Viogner e, ovviamente, Trebbiano Toscano. A queste uve a bacca bianca si affiancano Sangiovese, Canaiolo, Syrah, Merlot e Cabernet Sauvignon.

Uno dei risultati più prestigiosi di questo rinnovamento della tradizione, messo in atto da Eugenio Fontana, sono le diverse etichette della linea Particolare, una sperimentazione nella spumantizzazione con il Metodo Martinotti, bottiglie prodotte da uve a bacca nera vinificate in bianco, per l’esattezza Sangiovese e Syrah, vitigni adoperati anche per il Rosé in versione ferma.

Uno spumante Rosé particolare, di nome e di fatto, spiega Fontana: «Particolare nacque da un’idea di mio padre Dino; stava sfogliando una rivista di moda e notò una nuova linea di smalti per le unghie di un noto marchio francese, la linea si chiamava Particulière. Gli piacque e, riflettendo sulla singolarità del nostro Spumante Brut Rosé, pensò che quello sarebbe stato un nome perfetto! Assieme, decidemmo di registrarlo e oggi, dopo diversi anni, possiamo affermare che Particolare rappresenta esattamente il nostro Spumante».

La Tenuta del Buonamico è anche wine resort, rinnovato 3 anni fa con un edificio adiacente la cantina: 11 camere accoglienti, un centro benessere e il Ristorante Syrah dove un giovane chef con le idee molto chiare, Stefano Chiappelli, propone una cucina radicata al territorio e la contemporaneità abbraccia le peculiarità di una gastronomia centrata sulla materia prima eccellente, su sapori sinceri e accoglienti.

Oggi, la Tenuta del Buonamico abbraccia 45 ettari di vigneti (su 100 di proprietà), produce circa 350.000 bottiglie, suddivise tra vini bianchi, rossi, rosati e spumanti, e comprende anche una raffinata varietà di oli.

 

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L’areale su cui insistono i vigneti dell’Azienda è costituito da sabbie e argille villafranchiane, caratterizzate da una elevata eterogeneità, terreni nati dalla stratigrafia di sedimenti continentali del tardo cenozoico. Questi detriti fanno sì che a distanza di poche centinaia di metri il terreno cambi completamente i suoi parametri fisici e chimici, passando da argilloso – calcareo mediamente ricco in scheletro a sabbioso – mediamente acido.

I vigneti aziendali storici del Buonamico (1964) si trovano per la maggior parte in Cercatoia, “cru storico di Montecarlo”,  ed a Corte Collodi e si estendono per circa 30 ettari.

A Cercatoia sono ancora presenti vigneti storici come il Syrah impiantato nel 1964, ed altri vigneti impiantati recentemente allo scopo di incrementare il panorama varietale dell’Azienda, ad esempio Chardonnay, ed a salvaguardare antichi vitigni presenti nei vecchi impianti quali Buonamico, Canaiolo Rosa e Malvasia Bianca.

A Corte Collodi invece il progetto ha portato a rinnovare in modo progressivo tutti gli impianti, incrementandone la densità, è proprio qui che è stata incrementata la superficie a Vermentino ed introdotta la varietà Viognier.

Le forme di allevamento scelte variano in funzione della varietà e degli obiettivi enologici, prediligendo il cordone speronato per le varietà rosse Sangiovese, Cabernet, Merlot, e per le varietà bianche il Guyot.

Al Michi sono presenti circa 15 ettari di cui in produzione al  momento dell’acquisizione 10 ettari; i restanti 5 seguiranno un programma di reimpianto di nuovi vigneti ad alta densità come realizzato a Corte Collodi.
Sono presenti uve a bacca bianca, come il Vermentino, il Viognier ma anche la Malvasia aromatica. Come rossi invece abbiamo Sangiovese, Cabernet Sauvignon e Merlot.

Per cominciare degustiamo due spumanti, una rarità nel mondo enologico toscano perché i Fontana sono tra i pochi a spumantizzare nella regione.

La storia dello Spumante Particolare:

La storia delle bollicine alla Tenuta del Buonamico ha preso il via nel 2010 quando, in previsione di costruire la nuova cantina, si è deciso di iniziare una sperimentazione di appena 2.000 bottiglie di Spumante Metodo Martinotti, bottiglie prodotte da uve a bacca nera vinificate in bianco, per l’esattezza Sangiovese e Syrah, vitigni adoperati anche per il Rosé in versione ferma.

L’idea di uno Spumante Rosé è sempre piaciuta, poiché questa tipologia mostra, da tempo, un grande potenziale e un buon gradimento da parte dei consumatori, elementi ulteriormente confermati negli ultimi anni, grazie a un rilancio del vino rosato in generale.

Forti della tradizione del territorio e del successo dei Bianchi di Montecarlo, si è deciso di incominciare la nuova produzione di spumante anche per ampliare la gamma dell’azienda stessa e proporre più referenze. L’idea, però, non era quella di fare lavorare le uve da un’altra cantina e commercializzare le bottiglie a marchio Tenuta del Buonamico, ma quella di spumantizzare in autonomia, senza alcun supporto dall’esterno differenziandosi dalla maggioranza delle altre aziende.

Il primo tentativo è stato entusiasmante. Le circa 2.000 bottiglie prodotte di Brut Rosé hanno riscontrato un notevole successo tra amici, clienti e tra tutti colori che lo hanno assaggiato. Da quel momento in poi la famiglia Fontana ha stabilito che lo Spumante Particolare sarebbe diventato un prodotto importante della linea dei vini.

La linea completa

Attualmente la Tenuta del Buonamico comprende diverse etichette della linea Particolare, tutte prodotte con uve differenti. Poco tempo dopo la messa in bottiglia di Particolare Rosé è nato Particolare Brut da uve Pinot Bianco, Sémillon e Trebbiano, uno Spumante che, a sua volta, nell’arco di un breve periodo, è stato affiancato dallo Spumante Particolare Brut Inedito: un’unica spumantizzazione all’anno da sole uve di Pinot Bianco di diverse annate.

Sempre con etichetta Spumante Particolare Inedito anche la versione Rosé da uve Sangiovese e Syrah, pure in questo caso nato da un blend di vecchie annate. A completare la gamma delle bollicine c’è lo Spumante Particolare Dolce prodotto con uve Moscato al 100%.

La lavorazione

La rifermentazione dello Spumante Particolare dura circa 4 mesi in autoclavi orizzontali, appositamente realizzate su misura per la Tenuta del Buonamico: 50 hl per avere una migliore rifermentazione che avviene, in questo caso, su una superficie di contatto lievito/vino maggiore essendo le autoclavi stese. Le uve, raccolte separatamente in base alla varietà, sono mandate in pressa per ottenere il mosto fiore che fermenterà per circa 21 giorni e che farà parte della base spumante la quale, in un secondo momento, verrà portata in autoclave a rifermentare.

Individuate le basi del Brut e del Rosé, si comporrà un’unica massa che verrà conservata nei tini di acciaio a basse temperature per essere prelevata, a necessità, la quantità giusta che rifermenterà in autoclave. La rifermentazione avviene sempre seguendo tutto il processo lavorativo tramite un programma interfacciato con moderni sistemi di controllo, elementi necessari per il monitoraggio della temperatura, della pressione e di tutte le fasi lavorative indispensabili per la produzione dello Spumante Particolare.

Perché il Metodo Martinotti?

La scelta della spumantizzazione con il Metodo Charmat (o Martinotti) è dipesa da più fattori. Questa metodologia permette una maggior fluidità in fatto di spazio e giacenza in cantina e dà la possibilità di mantenere un giusto rapporto qualità – prezzo, restando comunque un prodotto di livello e competitivo per il mercato.

L’idea dello Spumante Particolare – oltre a essere un perfetto completamento di gamma – è derivata anche dalla forte convinzione nel progetto iniziale, studiato nei dettagli e seguito con costanza: ne dà prova l’impianto di spumantizzazione in cantina con 18 autoclavi da 50 hl, un’area a sé, sistemata durante i lavori di ampliamento della cantina avvenuti nel 2011.

I festeggiamenti per il decennale degli spumanti linea Particolare della Tenuta del Buonamico, sono stati anche l’occasione per un restyling completo delle etichette (prodotte dalla MCC Label di Lucca). Uno studio approfondito e scrupoloso, materialmente incentrato sui colori metallizzati, le lamine oro, il rilievo e la parte lucida in contrasto con la parte opaca, il tutto per un risultato d’impatto, prezioso e di stile.

In questo nostro primo articolo sulla ricca gamma di etichette della Tenuta del Buonamico, per quanto riguarda la linea di spumanti Particolare, presentiamo il Brut Rosé e il Brut Particolare Inedito.

 

0.Particolare Rosé

 

Spumante Particolare Brut Rosé:

Bottiglie prodotte: 70.000. Spumantizzato secondo il metodo Charmat è realizzato a partire da uve Sangiovese e Syrah vinificate in bianco all’interno della caratteristica autoclave in acciaio ad una temperatura costantemente controllata. Trascorso il tempo della fermentazione, circa 120 giorni, si ha la quasi immediata filtrazione, così da preservare la naturale freschezza. L’imbottigliamento è la fase conclusiva di questo processo, preceduto da alcune settimane di affinamento in autoclave. Il vino continua un affinamento in bottiglia per altri 60 giorni prima della definitiva commercializzazione.

Si presenta nel calice di un color rosa tenue, ravvivato da ombreggiature cerasuolo e da una effervescenza ricca e persistente già al primo sguardo. Caratterizzato da bouquet olfattivo intenso e raffinato, presenta sentori iniziali di rosa canina, procedendo con quelli fruttati di amarena, lampone e fragolina di bosco, contornate da un sottofondo fragrante di piccola pasticceria. In bocca è lieve, sottile, di agile e pronta beva, permeato da una bollicina generosa e pungente che agevola il sorso continuo. Di grande freschezza, equilibrato tra spalla acida e residuo zuccherino, persistente e avvolgente.

 

0.Inedito Particolare Premièr Brut

 

Spumante Inedito Particolare Brut:

Bottiglie prodotte 10.000. Pinot Bianco in purezza spumantizzato secondo il metodo Charmat in autoclave orizzontale appositamente realizzata per il Buonamico, ad una temperatura costantemente controllata dove, grazie ai lieviti selezionati, si ha un’ottimale presa di spuma.

Trascorso il tempo della fermentazione, circa 6 mesi, si ha la quasi immediata filtrazione così da preservare la naturale freschezza. L’imbottigliamento e la fase conclusiva di questo processo sono preceduti da alcune settimane di affinamento in autoclave. Il vino, poi, continua un affinamento in bottiglia per altri 90 giorni.

Questo Spumante coniuga nitidezza aromatica, vivacità d’espressione e delicatezza. Il colore giallo paglierino tenue con riflessi verdolini e il perlage, inizialmente tumultuoso, subito diventa fine, poi finissimo. Olfatto elegante, fine, che si esprime con note floreali dalla ginestra al ciclamino, tenui sentori di menta uniti a scorza di agrumi vari, con sottili refoli di melone e una leggera crosta di pane e mandorla lievemente tostata.

Al palato, la sua freschezza agrumata si combina ad una leggera sapidità in un sorso slanciato, vivace e beverino, di ottima pulizia aromatica e di buon equilibrio. Attraversato da una leggera carbonica e una mandorla appena amara nel retrogusto. Dimostra che anche uno Charmat ben fatto riesce ad appagare e a confrontarsi con parecchi metodo classico.

Tenuta del Buonamico – Via Provinciale di Montecarlo 43, 55015 Montecarlo (LU);  Tel. Ufficio e Cantina +39 0583 22038; www.buonamico.it – [email protected]

Buonamico Soc. Agricola Srl - Sede Legale via Provinciale di Montecarlo, 43 55015 Montecarlo - Cod Fisc. E P. Iva 05585560963 - Registro delle imprese di Lucca 05585560963 Cap. Soc. 6.000.000,00 € Int. Vers.