Tenuta Buonamico Wine Resort, vino e luci

JAMESMAGAZINE.IT pag. · 15-07-2021

Arrivando alla Tenuta del Buonamico Wine Resort, nel lucchese, si rimane subito colpiti dalla particolare architettura moderna, ma perfettamente integrata con l’ambiente circostante, che accoglie gli ospiti in un’atmosfera tranquilla ed elegante. Grandi travi in legno ad arco sorreggono il tetto, che ricopre un grande spazio con terrazza panoramica, dove si trovano il ristorante e il bar.
Scendendo ai piani inferiori troviamo le 11 camere, ampie e confortevoli e dall’arredamento moderno e raffinato, tra cui spiccano le Suite Royal, ognuna con il nome di un vitigno, e caratterizzate da una terrazza che si affaccia sul giardino. ILual resort dispone anche di una grande piscina a sfioro esterna, con vista sul panorama delle dolci colline del borgo medioevale di Montecarlo, ed immersa tra i vigneti e le piante di ulivi.

Il Ristorante Syrah è guidato dallo chef lucchese Stefano Chiappelli, classe ‘86, che propone una cucina tradizionale toscana con ampio spazio alla rivisitazione, utilizzando materie prime di qualità e stagionali e rigorosamente provenienti dalla regione stessa, come tutti i prodotti che vengono impiegati nel resort. “Al ristorante Syrah della Tenuta del Buonamico, a Montecarlo, porto la mia voglia di sperimentare senza abbandonare la purezza e l’integrità dei sapori della mia terra.” spiega lo chef “La mia passione per la cucina nasce fin da bambino, guardando ed assaporando i piatti di nonna e di mamma.” 

Ristorante Syrah

Per citare alcuni piatti: cipollotto fritto con salsa bernese e burrata Igp toscanaspuma di patate, gambero confit, corallo al nero di seppiacappelletto ripieno di Robiola, guazzetto di polpo e scorza di limone canditorisotto alla parmigiana, crema di finocchietto, ravanelli marinati e polvere di cipolla bruciatarollé di coniglio morbido e croccante, patate schiacciate e peperoni in agrodolcetartare di manzo, pane fritto, cipolle al balsamico e maionese fatta in casa.

Cappelletto ripieno di Robiola, guazzetto di polpo e scorza di limone candito

Le proposte si abbinano ai vini della tenuta che copre un’area di circa 100 ettari, 45 dei quali vitati con diversi uvaggi solamente da ceppi nobili, come Vermentino, Chardonnay, Viogner e Sauvignon Blanc per le uve a bacca bianca e Canaiolo, Cabernet Sauvignon, Syrah e Sangiovese per quelle rosse, mentre gli ettari restanti sono boschivi o uliveti.

L’azienda fondata agli inizi degli anni ’60 da alcuni ristoratori torinesi, dal 2008 è di proprietà della famiglia Fontana: papà Dino e il figlio Eugenio che celebrano la tradizione vitivinicola della zona, sotto la Doc Montecarlo. Sono circa 300.000 le bottiglie prodotte all’anno, tra rossi, bianchi, rosati e spumanti,  lavorate, invecchiate e imbottigliate nella cantina che, accanto ai nuovi locali, mantiene la sua parte storica, “L’Inferno”, dove sono custodite tutte le annate dei vini prodotti dal 1964 ad oggi, e dove, su richiesta, si possono anche organizzare degustazioni private.

Eugenio Fontana

Tra i vini più interessanti dell’azienda troviamo Particolare Brut Rosé, da uve Sangiovese e Syrah vinificate in bianco con metodo Charmat. Un vino da aperitivo, che si fregia di note fresche fruttate e floreali, sia al naso che al gusto. Suo alter ego in chiave zuccherino è lo spumante Particolare Dolce, 100% Moscato, metodo Charmat, amabile e di buona intensità aromatica, con note tipicamente varietali di salvia, miele e fiori d’arancio, con un palato morbido, floreale e goloso, reso ancora più raffinato da un perlage elegante. Dal gusto incisivo è il Fortino 2017 Igt, Syrah in purezza che fermenta in acciaio e affina in barrique di rovere francese per circa 18 mesi; fragrante naso di sottobosco, more, note balsamiche e speziate, tannino fitto e morbido, integrato all’acidità e alla corposa struttura gli conferiscono un gusto sapido, strutturato ma equilibrato.

Nella cantina così come nelle camere della struttura, sono presenti diverse opere d’arte, tra quadri e sculture, a testimonianza dell’attenzione di Eugenio Fontana per questo mondo.  Da poco, infatti, al Buonamico Wine Resort c’è una novità: i vigneti della cantina lucchese hanno accolto Halo Giga, un’installazione luminosa del progetto Origin dello Studio Mandalaki di Milano. Alta 180 cm e orientabile grazie a uno snodo di 90°, proietta una forma circolare che può raggiungere i 10 metri di diametro, di colore rosso/arancione e blu intenso, per ricordarci o farci riflettere sulle naturali tonalità della natura, come l’alba o il tramonto, ideale sia all’aperto come il posizionamento attuale, sia al chiuso, dove verrà spostata in futuro proprio all’interno della cantina stessa come altre opere già presenti.

Halo Giga, l’installazione luminosa del progetto Origin

“Avere questa lampada alla Tenuta del Buonamico racconta come il lavoro del vignaiolo sia non solo legato in maniera indissolubile alla terra, ma come sia anche una forma di arte che ben si intreccia alla creatività di un design ricercato, proprio come quello di Halo di Mandalaki” afferma Eugenio Fontana “Non a caso molti personaggi del mondo dello spettacolo, della musica e del cinema hanno scelto queste installazioni per la loro bellezza e per il loro intrinseco valore simbolico”.

Il resort è il punto di partenza perfetto per andare alla scoperta di Lucca e della Lucchesia, ma anche della Versilia e della Garfagnana, per poi ritornare al Buonamico e ammirare il tramonto sulle colline sorseggiando un calice di vino.

 

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