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Ott

Sauvignon, caratteristiche del vitigno

Il Sauvignon è un vitigno a bacca bianca internazionale, le cui caratteristiche variano a seconda del clima e del luogo in cui viene coltivato. 

E’ originario della Francia, ma è ormai conosciuto e coltivato in tutto il mondo grazie alla sua estrema adattabilità, e per questo viene definito come un vitigno nobile. 

È vigoroso, dalla produttività media e costante, le cui uve vengono raccolte nell’ultima decade di settembre. 

La Toscana è una di quelle regioni dove i principali produttori di vini hanno voluto fortemente impiantare nei loro terreni il Sauvignon come altri vitigni francesi, assemblandoli a quelli autoctoni per conferire ai vini toscani delle caratteristiche nuove.

Anche la Tenuta del Buonamico a Montecarlo in provincia di Lucca ha voluto aggiungere la coltivazione del Sauvignon, dando origine a due vini come il Montecarlo Bianco DOC 2020 e il Montecarlo Bianco DOC Etichetta Bianca 2020. 

Il Montecarlo Bianco DOC 2020 nasce come blend di uve Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon Blanc, Semillon, Roussanne e Chardonnay. Ognuna di queste varietà viene vinificata e fermentata a temperatura controllata in maniera separata in acciaio inox e assemblata solo in fase di pre-imbottigliamento.

Anche l’affinamento viene fatto in acciaio inox. E’ un vino che si serve ad una temperatura ottimale di 8-10 °C, ha una gradazione alcolica di 12 °C e viene venduto in bottiglie Borgognotta Elegance verde da 0,750 lt in cartoni da 6 e in Borgognotta verde da 0,375 lt in cartoni da 12 bottiglie. In virtù dell’assemblaggio delle 6 varietà di uve, al palato ha un gusto complesso ed equilibrato, con gradevoli note fruttate, e dei profumi intensi, freschi e floreali. A tavola è consigliato con gli antipasti di salumi, di verdure e di mare.

Il Montecarlo Bianco DOC Etichetta Bianca 2020 è il prodotto di un blend di uve di Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon Blanc, Semillon e Malvasia. Anche in questo caso la vinificazione ha luogo in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata, così come la fermentazione, che avviene separatamente per i vari vitigni, i quali vengono assemblati solo nella fase di pre-imbottigliamento. A seguire, un periodo di affinamento in bottiglia.

Si serve ad una temperatura di 8-10 °C,  ha una gradazione alcolica di 12,5 °C e viene venduto in bottiglie Borgognotta Elegance verde da 0,750 lt in cartoni da 6.  E’ un vino dal gusto equilibrato, fresco, fruttato e sapido al palato, e presenta profumi freschi, intensi, floreali e fruttati di frutta a bacca bianca e fiori d’arancio. Pur rispettando il disciplinare della zona di Montecarlo, Il Montecarlo Bianco DOC Etichetta Bianca 2020 è visto come un vino innovativo perché considerato quasi aromatico, per l’alta concentrazione di Pinot Bianco, Sauvignon Bianco e Malvasia. Per questa sua caratteristica, a tavola è il compagno ideale degli antipasti di mare, di verdure e anche di salumi.

Questo vitigno di grande adattabilità assume caratteri diversi a seconda del terreno dove viene coltivato, mantenendo però delle caratteristiche costanti, come: 

  • foglia di colore verde intenso, media, tondeggiante, trilobata o pentalobata,
  • grappolo medio-piccolo, compatto, cilindrico e alato,
  • acino sub-rotondo e medio-grosso,
  • buccia verde-dorata, spessa, pruinosa e punteggiata. 

Zona di produzione in toscana

Caratteristiche organolettiche

Le caratteristiche organolettiche sono per ogni vino il documento di riconoscimento, la carta di identità del vino. Essendo il Sauvignon un vitigno di grande adattabilità, e per questo ideale per essere coltivato in zone e terreni completamente diversi, alcune delle sue caratteristiche organolettiche possono dipendere dal terroir e dal tipo di vinificazione a cui viene sottoposto.

I vini che si ottengono dal Sauvignon possono essere in purezza o in blend con altri vitigni,  e vengono solitamente vinificati in acciaio per evitare di contaminare il loro sapore con il legno. 

Sono vini che assumono le tonalità di colore giallo paglierino più o meno carico con sfumature verde-oro. Al palato si presentano eleganti, sapidi, di grande acidità e mineralità, vellutati e morbidi, corposi, ben strutturati e abbastanza persistenti.

Sommelier ed enologi descrivono le caratteristiche organolettiche di un vino dopo un’analisi fatta attraverso i sensi.  Analizzano il colore, i profumi  e il sapore, ovvero le caratteristiche del vino percepite attraverso vista, olfatto e gusto. 

 

Aromi

L’aroma è  il primo indicatore per comprendere la piacevolezza del vino.  È un aspetto su cui il vinificatore è sempre molto attento, perché dagli aromi dipende il destino del vino e il successo nel mercato. 

Gli aromi si distinguono in naturali, quelli propri del vitigno, e indotti, quelli creati durante le varie fasi di lavorazione, con la fermentazione, l’invecchiamento e l’affinamento. 

Gli aromi indotti vengono studiati dall’enologo/vinificatore, che sceglie su quale aroma caratteristico mettere l’accento. Il Sauvignon è un vitigno semi aromatico con profumi intensi e caratteristici per la presenza nei suoi grappoli delle pirazine, molecole che conferiscono ai suoi vini sentori di erba appena tagliata e di ortaggi, come peperone e finocchio. 

A questi profumi si aggiungono anche gli aromi vegetali, tra cui si riconoscono la foglia di pomodoro e l’ortica, i sentori floreali di biancospino, sambuco e ginestra e le note fruttate soprattutto di frutta esotica, come banane, ananas, pompelmo e lime. 

Ognuno di questi aromi, nei vari tipi di Sauvignon, può essere più o meno accentuato a seconda del terreno e del clima in cui vengono coltivati e del tipo di maturazione e di lavorazione delle sue uve. 

Se un Sauvignon viene vendemmiato precocemente e viene coltivato in zone dal clima fresco, gli aromi maggiormente preminenti saranno quelli erbacei e vegetali; se invece le sue uve saranno raccolte nella piena maturazione e la sua coltivazione sarà in zone calde, i sentori maggiormente percepiti saranno quelli floreali e fruttati. 

Nel caso, infine, che la fermentazione e l’affinamento non fossero in acciaio bensì in legno, avremo dei vini dall’aroma complesso e speziato, come la vaniglia.

 

Abbinamenti

Il Sauvignon è un vitigno i cui vini possono essere abbinati ad una infinità di piatti. 

Viene considerato il classico vino che porti quando sei invitato a cena a casa di amici e non conosci il menù della serata. 

È un vino da abbinare ad un menù vegetariano, insalate, verdure cotte o crude, zuppe, vellutate e creme vegetali. Tra le verdure, gli asparagi sono il suo abbinamento preferito perché il suo gusto sapido mitiga le note dolciastre di questo ortaggio.

 E’ perfetto anche per una pasta al pesto o alle vongole, per un risotto al limone o agli agrumi e, per la sua gradazione alcolica, viene consigliato per tutta la cucina etnica, come quella indiana, messicana e coreana, ma anche per i piatti nostrani di pesce piccanti. 

Viene abbinato a pesci e crostacei alla griglia, a formaggi freschi, come mozzarella e ricotta, e a quelli poco stagionati, ad insalate miste come la Caesar salad, e può accompagnare talvolta anche una torta di mele o pere con cannella. 

I nostri Montecarlo Bianco DOC 2020 e Montecarlo Bianco DOC Etichetta Bianca 2020 vengono consigliati anche su piatti gourmet: il Montecarlo Bianco DOC 2020 nel Ristorante Amici Miei del Principato di Monaco viene abbinato agli “Spaghetti alla Jacques Cousteau”, nel Ristorante Gatto Nero di Torino al “Tortino di alici al forno con pomodori, capperi e origano” e nel Ristorante “The Black Faced Sheep” a Aboyne, in Scozia, al “Pane ai semi di zucca di Iona con salmone affumicato scozzese e burro”. Il Montecarlo Bianco DOC Etichetta Bianca 2020 viene proposta, invece, nel Ristorante Basilico Fresco a Torre del Lago Puccini con i “Paccheri ai Crostacei”, nel Ristorante Dolce e Forte a Montespertoli in provincia di Firenze con la “Tagliata di tonno ai semi di papavero su un  letto di fagiolini serpente in salsa di soia e semi di sesamo bianco”, e infine nell’Osteria Miranda a Lucca con le “Mezzelune di robiola, guazzetto di polpo mediterraneo e limone candito”.

 
 

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