29
Apr

Tipi di bottiglie per i nostri vini bianchi

I tipi di bottiglie per i nostri vini bianchi sono scelti in base alle loro caratteristiche generali e in base ad alcune caratteristiche specifiche.  Fino alla metà del ‘700 il vino non era contenuto in bottiglie di vetro, materiale con tempi di lavorazione troppo lunghi, usato quindi solo per profumi ed essenze.

In epoca romana il vino era conservato in botti di legno poi, quando doveva essere consumato, veniva travasato in anfore.

Anche nel Rinascimento veniva commercializzato in anfore e  botti, era poi l’oste a portarlo in tavola direttamente in caraffe e in  bottiglie non adatte al trasporto e alla conservazione.

Il vino veniva lasciato invecchiare nelle botti, cosa che si rifletteva negativamente sulla qualità perché si ossidava velocemente e perdeva il sapore.

Nel 1652 in Inghilterra Sir Kenelm Digby produsse le prime bottiglie di vetro, le English Bottles.  Avevano una forma molto più panciuta rispetto a quelle odierne,  ed un anello di rinforzo intorno al collo a cui veniva legata una cordicella per tenere bloccato il tappo di sughero.

Questo ha rappresentato una svolta per la commercializzazione e la conservazione del vino che poteva così mantenersi integro per più tempo.

Dall’Inghilterra queste bottiglie si diffusero prima in Francia, poi in Italia ed infine in tutto il mondo.

In Italia i primi esemplari di bottiglie in vetro ci furono in Toscana nel XIV° secolo con i fiaschi impagliati.

Lo sviluppo definitivo si ebbe con l’espansione dell’arte vetraria, soprattutto a Murano, nella Repubblica della Serenissima.

Oggi esistono molte tipologie di bottiglie da vino, ognuna con caratteristiche che le rendono specifiche per bianchi, rossi e spumanti.

La scelta del vetro, come contenitore ideale del vino, dipende dal fatto che mantiene intatto il sapore, lo conserva perfettamente evitando l’insorgere di alterazioni e infiltrazioni di microbi nocivi ed inoltre c’è la possibilità di riutilizzo della bottiglia.

Caratteristiche della bottiglia da bianco

Le bottiglie più diffuse per i vini bianchi sono:

  • Bordolese;
  • Renana,;
  • Borgognotta;
  • in alcuni casi, la Champenoise, detta anche Sciampagnotta o Champagnotta.

La Bordolese, nata nella regione di Bordeaux, è la più utilizzata in commercio sia per i bianchi che per i rossi.

È di forma cilindrica, ha una spalla accentuata, che impedisce il deflusso di eventuali residui nel bicchiere e il collo corto.

Ha una capacità di 75 cl, un’altezza di 30 cm e il colore usato per i vini bianchi è il “mezzo bianco”.

Altra bottiglia utilizzata, soprattutto per i vini bianchi aromatici, è la Renana, che è originaria della Valle del Reno.

Alta, affusolata e slanciata, è una bottiglia che manca di spalla, visto che i vini contenuti non lasciano sedimenti.  Ha una base senza rientranza, una forma conico-cilindrica ed un colore trasparente o verde chiaro.

Altra bottiglia che in Francia viene utilizzata per i vini della Provenza e che in Italia, nelle Marche, è usata per il vino Verdicchio è l’anforetta, solitamente di colore verde.

Avrai notato che le bottiglie sono descritte anche in base alle loro parti “anatomiche”.

Il fondo viene chiamato base, il fusto è detto corpo e quella parte, dove il corpo si piega a formare il collo, viene detta spalla.

Poi c’è  il collo, che è la parte più stretta della bottiglia, ed infine c’è l’anello, che è la parte leggermente più larga a contatto con il tappo.

In passato la capacità di una bottiglia standard variava dai 70 ai 78 cl; oggi tutti i paesi produttori di vino si sono uniformati a 75 cl.

Oltre al formato standard che è il più utilizzato, esistono altri 14 formati, partendo da una capacità di 20 cl fino ad arrivare ai 150 litri.

Le bottiglie più grandi vengono utilizzate per vini di maggior pregio ed i francesi, proprio per esaltarne il valore, diedero a queste bottiglie il nome di un Re biblico.

Il colore del vetro, che ha il compito di proteggere il vino dalla luce per evitarne l’ossidazione, può variare dal bianco all’ambrato, dal verde al marrone e dai toni chiari a quelli scuri che sono utilizzati soprattutto per i vini che subiscono un lungo affinamento.

Champenoise

La bottiglia Champenoise viene solitamente utilizzata  per contenere champagne ed i vini spumanti.

Ha una capacità di 75 cl, un’altezza di 28,5 cm, un diametro di 9,4 cm e un peso di 850 grammi.

Ha la base più larga e il il vetro e il collo sono più spessi perché deve sostenere l’urto della pressione dell’anidride carbonica contenuta negli spumanti.

Queste caratteristiche le vengono conferite per prevenire un eventuale scoppio soprattutto quando la bottiglia è calda o è a temperatura ambiente.

E’ di colore verde scuro per fermare i raggi ultravioletti, a meno che non ospiti dei Blanc de Blanc cioè spumanti prodotti solo da uve bianche, la base è più larga, così la pressione è maggiormente distribuita.

La spalla è slanciata in modo da non trattenere depositi e da rendere fluida la mescita del vino nel bicchiere.

Ha il collo lungo che presenta nella parte terminale un rigonfiamento, il cercine, creato dallo spessore stesso del vetro e su cui viene bloccata la gabbietta metallica che si mette sul tappo per evitare che salti.

Accanto a questa bottiglia classica, esiste un’altra versione leggermente più bassa con pancia e il cercine più accentuati. Questa è la champagnotta prestige cuvée e viene utilizzata per gli spumanti di maggior valore.

La Champenoise si può trovare sia nei formati piccoli, come le Mignonette da 20 cl, che in quelli grandi come la Magnum da 1,5 lt, la Jeroboam da 3 lt oppure la Mathusalem da 6 litri.

Per i bianchi della nostra Tenuta del Buonamico oltre al formato Borgognotta, utilizziamo la versione Magnum verde scuro, per esaltare maggiormente le caratteristiche organolettiche ed avere un minore processo ossidativo.

Borgognotta

La Borgognotta, detta anche Borgognona, è una bottiglia originaria della Borgogna dove veniva impiegata per imbottigliare i notissimi vini della Côte d’Or come Pinot Nero e Chardonnay.

Sembra che abbia origini benedettine in quanto furono proprio questi monaci a dedicarsi alla produzione di questi vini.

Viene utilizzata sia per i bianchi che per i rossi e, nella sua versione standard di 75 cl, ha un’altezza di 31 cm, un diametro di 7,6 cm e un peso di 457 grammi.

Ha una forma cilindrica-conica, spalle affusolate che, durante la decantazione, sono adatte ad evitare la fuoriuscita di depositi.

Possiede un collo lungo e una base più larga, può essere trasparente o di colore verde scuro, detto anche color foglia morta.

Noi della Tenuta utilizziamo la Borgognotta per tutti i nostri vini bianchi di cui:

  • Montecarlo Bianco DOC 2020 prodotto dal blend di Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon, Semillon, Roussanne e Chardonnay, vinificati e fermentati separatamente e assemblati in fase di pre-imbottigliamento.È’ un vino dai profumi freschi, intensi e floreali, un gusto complesso ed equilibrato con gradevoli note fruttate. Disponibile nei formati Borgognotta Elegance verde da 0,750 lt, e in Borgognotta verde da 0,375 lt.
  • Montecarlo Bianco DOC Etichetta Bianca 2021. Nato da un blend di Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon Blanc, Semillon e Malvasia, subisce le stesse fasi di lavorazione del Montecarlo Bianco. Viene considerato un vino innovativo e quasi aromatico per l’alta concentrazione di Pinot Bianco, Sauvignon Bianco e Malvasia, pur rispettando il disciplinare della zona di Montecarlo. È un bianco dai profumi freschi, intensi, floreali e fruttati di frutta a bacca bianca e fiori d’arancio, mentre al palato si presenta equilibrato, fresco, fruttato e sapido.
  • Vivi Vermentino IGT Toscana 2021, nasce da Vermentino in  purezza. Il suo mosto si ottiene con una pressatura soffice e viene lasciato raffreddare 24 ore, così da poter rilasciare il suo sedimento naturalmente.  Ha profumi intensi, floreali e minerali mentre al gusto si presenta fresco, sapido e di spiccata acidità.
  • M.i.o. Viognier IGT Toscana 2021 che viene prodotto da uve Viognier in purezza. Viene detto M. i. o. perché le sue caratteristiche principali sono la Mineralità, Intensità e Originalità. Subisce una pressatura soffice a bassa temperatura e in atmosfera inerte per non alterare le caratteristiche organolettiche e poi viene fermentato ed affinato in acciaio inox. E’ un vino semi aromatico che ha una grande freschezza e dei profumi intensi, floreali e fruttati di albicocca, pesca e agrumi, che si mostrano evidenti anche al gusto, dove vengono però bilanciati da note minerali e un retrogusto amarognolo. Vasario IGT Toscana 2019 prodotto da Pinot Bianco in purezza, viene vendemmiato nelle prime due settimane di settembre e subisce sia la fermentazione che l’affinamento in barriques di rovere d’Allier, rimanendo per 8 mesi sulle fecce leggere. E’ un vino storico della Tenuta che però nel corso degli anni, per avere un prodotto sempre al passo coi tempi, ha subito varie trasformazioni. Prende il nome dallo storico rinascimentale Giorgio Vasari che fu il primo a parlare della città di Montecarlo in un suo libro. Presenta un gusto molto equilibrato, ampio, ben strutturato e con un finale morbido e persistente, frutto del suo invecchiamento in rovere per 8 mesi. Ha dei profumi molto intensi e complessi con aromi floreali e di frutta a pasta gialla e tropicale che si fondono con note di burro, vaniglia e miele. Disponibile in Borgognotta Liberty nera da 0,750 lt, in Champenoise verde scura da 1,5 lt e in Jeroboam da 3 lt.
 
 

Buonamico Shop

Il gusto della Toscana a casa tua

}
Buonamico Soc. Agricola Srl - Sede Legale via Provinciale di Montecarlo, 43 55015 Montecarlo - Cod Fisc. E P. Iva 05585560963 - Registro delle imprese di Lucca 05585560963 Cap. Soc. 6.000.000,00 € Int. Vers.