17
Ago

Tutti gli abbinamenti del vino bianco toscano

Parlare degli abbinamenti del vino bianco toscano, è più che facile, visto che, un buon bicchiere di vino bianco toscano può essere abbinato ad ogni pietanza del nostro pasto, dagli aperitivi al dolce.

I vini bianchi si dividono in 3 categorie:

  •  bianchi leggeri
  • vini bianchi strutturati
  • bianchi aromatici

La Toscana è sicuramente una delle regioni italiane più importanti per tradizioni vinicole e, anche se i suoi vini più conosciuti sono quelli a bacca rossa come il Chianti e il Brunello di Montalcino, i vini a bacca bianca possono esibire lo stesso pregio, come la Vernaccia di San Gimignano, che non ha nulla da invidiare ai rossi.

I motivi che fanno della Toscana una delle regioni italiane più rappresentative a livello vinicolo sono senz’altro dovuti alle particolari caratteristiche del suolo e del clima che questa regione offre.

La vicinanza al mare delle colline, ricamate di vigneti, dona ai vini dei sapori particolari e buonissimi.

La Toscana è anche una terra molto ricca dal punto  di vista della cultura enogastronomica.

Ha una tradizione culinaria regionale che affonda le proprie radici nella cucina povera e contadina, nella quale abbondano le ricette di terra dalle lunghe cotture e dai sapori intensi per l’uso di spezie, e che quindi prevedono un abbinamento classico e affine con dei vini rossi strutturati e corposi.

Oggi però questa tendenza si sta evolvendo, e sempre più persone, abbinano le ricette tipiche di terra anche ai vini bianchi della regione,  per la teoria del contrasto, secondo la quale bisogna raggiungere l’equilibrio gustativo tra cibo e vino, facendo sì che ognuno dei due elementi vada a compensare le caratteristiche dell’altro.

Questo pensiero è un po’ un ritorno alle origini,  perché, prima del Cinquecento, i vini bianchi in Toscana la facevano da padrone. A quel tempo la maggiore quantità di vino prodotto nella regione era il bianco, molto apprezzato anche fuori dai confini italici.

Il vino bianco toscano era il preferito di Re Federico II di Francia.

Aperitivi

Il momento degli aperitivi è sempre stato l’anticamera del pasto, un modo per “aprire lo stomaco”, gustando tartine e piccoli stuzzichini caldi o freddi, a base di pesce, uova, salumi e verdure.

Crostini e tartine farcite al salmone, al tonno, ai gamberetti e ai formaggi sono solo alcuni esempi di aperitivi da accompagnare ad un buon vino toscano. L’abbinamento ideale per gli aperitivi è un vino bianco leggero, fresco, con una base alcolica inferiore ai 13 °C, di spiccata acidità e dai profumi floreali e fruttati.

Tra il bouquet di vini prodotti dalla Tenuta del Buonamico a Montecarlo in provincia di Lucca, quello perfetto per accompagnare gli aperitivi e gli antipasti è il Montecarlo Bianco DOC 2020.

Questo vino è un blend di uve Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon Bianco, Semillon, Roussanne e Chardonnay.

Ognuna di queste varietà viene vinificata e fermentata separatamente in acciaio Inox a temperatura controllata, e viene assemblata alle altre solo nella fase di pre-imbottigliamento. Anche l’affinamento avviene in acciaio inox.

Viene venduto in bottiglie Borgognotta Elegance verde da 0,750 lt in cartoni da 6, in Borgognotta verde da 0,375 lt in cartoni da 12 bottiglie e in Champenoise verde scura da 1,5 lt in astuccio da 1 bottiglia.

Di gradazione 12 °C, il Montecarlo Bianco DOC è un vino che, grazie al blend dei 6 tipi di uve, ha un gusto equilibrato e dalle gradevoli note fruttate, oltre ad un profumo fresco, intenso e floreale. Si serve ad una temperatura ottimale di 8-10 °C e viene consigliato con gli antipasti di verdure, di salumi e di mare, ma anche per piatti più elaborati.

Ad esempio Al Gatto Nero, ristorante storico di Torino aperto nel 1927, lo chef propone nel suo menù, tra gli antipasti, il Tortino di alici al forno con pomodori, capperi e origano, e consiglia di accompagnarlo con il Montecarlo Bianco DOC 2020.

Verdure

In Toscana, così come in tutte le altre regioni italiane, le verdure e gli ortaggi rivestono da sempre un’importanza ed una centralità assoluta nella tradizione culinaria tipica, sia negli antipasti che nei primi e nei secondi piatti, nelle zuppe e nei contorni. Pensiamo alla ricetta della Ribollita, della Panzanella, del Pancotto, della Torta di uova e carciofi alla toscana, della Pappa al Pomodoro, ma anche a ricette più semplici come gli Asparagi o i Piselli alla fiorentina, i Crostini di cavolo nero, i Cavolfiori in umido, le verdure fritte in pastella nel fritto misto alla fiorentina, la zuppa di cavolo nero, la Garmugia e la Torta coi Becchi tipica di Lucca.

Proprio nella provincia lucchese a Montecarlo in Località Cercatoia, la Famiglia Fontana, proprietaria  della Tenuta Buonamico, propone due suoi vini bianchi per accompagnare le ricette con le verdure, soprattutto negli antipasti: il Montecarlo Bianco DOC Etichetta Bianca 2020 e il Vivi Vermentino IGT Toscana 2020.

Il Montecarlo Bianco Doc Etichetta Bianca 2020 nasce da un blend che comprende Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon Blanc, Semillon e Malvasia.

Anche per questo vino, come avviene per il  Montecarlo Bianco DOC 2020, la vinificazione e la fermentazione delle uve dei singoli vitigni hanno luogo separatamente in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata, così come l’affinamento in bottiglia, e vengono assemblate solo nella fase di pre-imbottigliamento.

Ha una gradazione alcolica di 12,5 °C, viene servito ad una temperatura di 8-10 °C ed è un vino dai profumi freschi, intensi, floreali e fruttati, con frutta a bacca bianca e fiori d’arancio. Ha un gusto fresco, fruttato e, anche se equilibrato, sapido al palato. Viene venduto negli stessi formati del Montecarlo Bianco DOC.

Il Montecarlo Bianco DOC Etichetta Bianca, pur rispettando il disciplinare della zona di Montecarlo, viene considerato un vino innovativo, perché è quasi aromatico per l’alta concentrazione di Pinot Bianco, Sauvignon Bianco e Malvasia, e solitamente viene abbinato ad gli antipasti di verdure, di salumi e di mare.

Alcuni ristoranti lo propongono per accompagnare dei piatti del loro menù, come il Dolce e Forte a Montespertoli in provincia di Firenze che lo consiglia con la Tagliata di tonno ai semi di papavero su un  letto di fagiolini serpente in salsa di soia e semi di sesamo bianco, oppure il Ristorante Basilico Fresco a Torre del Lago Puccini che lo propone con i suoi Paccheri ai Crostacei, oppure ancora l’Osteria Miranda a Lucca con la sua ricetta delle Mezzelune di robiola, guazzetto di polpo mediterraneo e limone candito.

Il Vivi Vermentino IGT Toscana 2020 nasce dalle uve Vermentino in  purezza.

Il suo mosto viene ottenuto con una pressatura soffice e viene lasciato a raffreddare 24 ore, così da poter rilasciare il suo sedimento naturalmente.

La fermentazione della sua parte limpida viene effettuata ad una temperatura controllata di 16 °C in serbatoi di acciaio inox, dove avviene anche l’affinamento.

E’ un vino che viene servito ad una temperatura di 8-10 °C e ha una gradazione alcolica di 12,5 °C.

Presenta dei profumi intensi, floreali e minerali, e ha un gusto fresco, sapido e di spiccata acidità che lo rende perfetto anche se bevuto da solo come aperitivo. E’ l’ideale per accompagnare antipasti e fritti di verdure, ma anche primi piatti di pesce e verdure, come propone il Ristorante Lombardi a Torre del Lago Puccini, che lo consiglia con il suo Risotto Botticelli con gamberi, punte di asparagi e fiori eduli, oppure come suggerisce il Ristorante Tambellini dal 1870 a Lucca, in abbinamento ai Paccheri con friggitelli, pachino, peperoncino e scaglie di pecorino romano.

Pesce

La Toscana da sempre è riconosciuta come la regione delle carni rosse e della selvaggina, ma, negli ultimi anni, si sta  scoprendo sempre più come sia una terra vocata anche alla cucina di pesce.

Gli acciughini, i Bianchetti alla livornese, il Cacciucco, la Zuppa di pesce alla pisana, il Cacciucco di arselle con la polenta, le Triglie alla livornese, le Seppie in zimino, il Baccalà alla fiorentina, lo Stoccafisso e patate alla pisana o le Telline alla livornese sono solo alcune delle ricette di pesce tipiche di questa regione. Ad ognuno di questi piatti è possibile abbinare un vino toscano. Tra i vini bianchi toscani che sono perfetti per determinate ricette di pesce, ci sono quelli della Tenuta Buonamico: il M.i.o. Viognier IGT Toscana 2020, il Vasario IGT Toscana 2018 e lo Chardonnay IGT Toscana 2019. 

Il M.i.o. Viognier IGT Toscana 2020 nasce dalle uve Viognier in purezza, subisce la pressatura soffice in atmosfera inerte per non alterare le sue caratteristiche organolettiche e a bassa temperatura, e successivamente viene fermentato ed affinato due volte in acciaio inox.

Proprio per questo invecchiamento in acciaio, ha una grande freschezza, profumi intensi, floreali e fruttati di albicocca, pesca e agrumi, che sono manifesti anche al palato, dove sono bilanciati da note minerali e retrogusto amarognolo.

Con una gradazione alcolica di 14 °C, è l’ideale per crudité di pesce, carni bianche e piatti speziati.

Viene consigliato anche su piatti di pesce più particolari, come fa il Ristorante Villa Grazia a Viareggio che lo propone con i Paccheri con polpo e cavolo nero, o il Ristorante La Barca a Viareggio sulla ricetta del Maltagliato bottarga e calamaro, oppure come l’Osteria del vento a Montecarlo sugli Spaghetti Turanici clorofilla di prezzemolo vongole e bottarga di muggine.

Il Vasario IGT Toscana 2018 nasce dalla uve di Pinot Bianco in purezza, viene fermentato ed affinato in barriques di rovere d’Allier, dipartimento francese, e lasciato sulle fecce leggere per 8 mesi.

Ha una gradazione alcolica di 13,5 °C e viene venduto in Borgognotta Liberty nera da 0,750 lt in cartoni da 6 bottiglie, in Champenoise verde scura da 1,5 lt in astuccio da 1 bottiglia e in Jeroboam da 3 lt.

Il suo invecchiamento in rovere per 8 mesi gli dona un gusto ben strutturato e ampio, molto  equilibrato, e con un finale persistente e morbido. I suoi profumi sono molto complessi e intensi, ha aromi floreali e di frutta a pasta gialla che si fondono con note vanigliate e di frutta tropicale.

E’ perfetto per il pesce al cartoccio o al forno e per i crostacei, ma può essere l’ideale anche per piatti più sofisticati,  come Il Risotto Carnaroli selezione Acquerello mantecato alla robiola, pisellini, primizie verdi, kiwi e salmone marinato al pepe rosa, ricetta del Ristorante Butterfly di Lucca oppure per l’Insalata di capesante del Ristorante All’Olivo, sempre a Lucca.

Un altro vino che si sposa perfettamente con il pesce è lo Chardonnay IGT Toscana 2019; è un vino in purezza 100% Chardonnay, di gradazione alcolica di 13 °C. Viene fermentato a temperatura controllata in acciaio inox.

E’ definito un vino elegante e di carattere, dalle note minerali, dal gusto pieno e armonico, fresco e persistente per la sua acidità spiccata. E’ un vino dai profumi intensi, fruttati, di mela matura e di frutti tropicali, come banana e ananas.

 
 

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