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Vino bianco toscano: i nostri vitigni, seconda parte

Il vino bianco toscano, delle colline di Montecarlo di Lucca, ha goduto di particolari attenzioni già al tempo dei Comuni nel 1400.

Campagne napoleoniche e mercanti lucchesi hanno introdotto, oltre un secolo fa, nel territorio di Montecarlo, vitigni d’Oltralpe che oggi producono un armonico blend con quelli autoctoni.

Intorno al 1870 dalla zona di Bordeaux, vennero portati i vitigni di Sauvignon, Sémillon, Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon.

Dalla valle del Rodano i lucchesi portarono in terra di toscana il Roussanne, il Syrah mentre dalla Borgogna vennero portati a Montecarlo di Lucca il Pinot Bianco e quello Grigio.

L’obiettivo era quello di trovare il giusto equilibrio tra i già molto apprezzati vini francesi, aggiungendoli a quelli toscani, come l’autoctono Trebbiano, al fine di produrre un vino più elegante, morbido e profumato.

I vitigni francesi portati in terra lucchese vantano oltre un secolo di propizio ambientamento e armonico radicamento nelle colline di Montecarlo di Lucca,  tanto da essere compresi nel disciplinare del vino DOC di Montecarlo.

Questa integrazione con i vitigni d’Oltralpe ha caratterizzato profondamente l’assoluta singolarità dei vini prodotti in questo territorio di Toscana.

Semillon

Il Semillon è uno dei vitigni a bacca bianca più importanti e diffusi della zona di Bordeaux. La sua coltivazione viene fatta soprattutto nella zona bordolese di Saint Emilion da cui sembri derivi in suo nome.

Questo vitigno è famoso soprattutto perché, in uvaggio con il Sauvignon Blanc, dà vita ad uno dei vini passiti più importanti e conosciuti al mondo, il Sauternes e alla realizzazione dei Bordeaux Bianchi.

Il Semillon viene coltivato anche in alcune zone della Francia meridionale  dove viene usato come base per la produzione di vini secchi e dolci.

In Italia questo vitigno è arrivato con le truppe di Napoleone e la regione dove trova la sua maggiore diffusione è la Toscana, anche se si è diffuso a macchia d’olio in molte regioni soprattutto del centro e del sud.

Per crescere vigoroso, il vitigno Semillon deve avere un clima dove il sole deve essere sempre presente ma ci deve essere anche ventilazione ed escursione termica tra il giorno e la notte.

Il vino nato dalle sue uve ha dei sentori di frutta polposa, miele, paglia, zafferano, agrumi e mele cotogne. Il suo gusto è caldo, strutturato e alcolico, il colore è giallo dorato, che può essere reso più scuro ed ambrato da un eventuale maturazione in botte e da un affinamento in bottiglia. Come si diceva,  la Toscana è sicuramente la regione a maggiore diffusione di questo vitigno e la Tenuta Buonamico, che si trova nel comune di Montecarlo in provincia di Lucca, si serve delle uve del Semillon per produrre due splendidi vini: il Montecarlo Bianco DOC e l’Etichetta Bianca DOC.

Il Montecarlo Bianco DOC è un vino che, oltre alle uve di Semillon, è costituito anche dai vitigni Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon, Roussanne e Chardonnay.

Tutte queste varietà sono vinificate e fermentate separatamente in acciaio Inox e vengono assemblate solo nella fase di pre-imbottigliamento. Anche l’affinamento avviene in acciaio inox. Di gradazione 12 °C, il Montecarlo Bianco DOC è un vino che, grazie al blend dei 6 tipi di uve, ha delle gradevoli note fruttate, oltre al profumo fresco e intenso.

Si serve ad una temperatura ottimale di 8-10 °C ed è consigliato con degli antipasti di mare, ma anche con verdure e salumi.

L’Etichetta Bianca DOC nasce da un blend che comprende, oltre il Semillon, Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon Blanc e Malvasia.

Anche per questo vino la vinificazione e la fermentazione avvengono separatamente in acciaio inox, come l’affinamento in bottiglia, e vengono assemblate solo nella fase di pre-imbottigliamento. Di gradazione alcolica 12,5 °C, l’Etichetta Bianca DOC viene servito ad una temperatura di 8-10 °C ed è un vino dai profumi freschi, intensi, floreali e fruttati, con frutta a bacca bianca e fiori d’arancio.

Ha un gusto fresco, fruttato e, anche se equilibrato, sapido al palato. E’ un vino quasi aromatico per l’alta concentrazione di Pinot Bianco, Sauvignon Bianco e Malvasia e per questo motivo viene considerato un vino innovativo  per la zona di Montecarlo, rispettandone però il disciplinare.

Roussanne

Il Roussanne è una varietà di vitigno a bacca bianca che si trova nella Valle del Rodano e in alcune zone della Francia Meridionale, come Savoia e Provenza.

Comparso per la prima volta in uno scritto sui vini della zona dell’Hermitage nel 1781, il suo nome deriva dal colore rossastro delle uve. Usato in blend con il vitigno Marsanne, con cui qualche volta viene anche confuso, dà vita ai grandi vini della Valle del Rodano come il Chateauneuf-du-Pape.

Rispetto al Marsanne, il Roussanne ha un’acidità più marcata che permette degli ottimi invecchiamenti ed ha anche un profumo più intenso di the alle erbe. E’ un vitigno dalla maturazione tardiva e dalla produzione irregolare, è sensibile al vento e soffre la mancanza di acqua.

In Italia viene coltivato in Liguria, in Sicilia e in Toscana. Qui lo si utilizza per produrre il Montecarlo DOC, oppure in blend con lo Chardonnay.

Registrato nel Catalogo Nazionale di Varietà della Vite nel 1971, il vitigno Roussanne presenta una foglia media, orbicolare, pentagonale e pentalobata, il grappolo è medio, alato, piramidale, compatto o mediamente-compatto. L’acino di questo vitigno è piccolo e sferoidale e la buccia è pruinosa, sottile e  di colore verde-giallo.

Il vino è di colore giallo-paglierino, leggero, fresco e fruttato.

Il Montecarlo Bianco DOC della Tenuta Buonamico è il frutto dell’assemblaggio delle uve di Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon, Semillon, Roussanne e Chardonnay.

A tavola, è un vino perfetto da abbinare ad antipasti di frutti e insalate di mare ma anche di verdure e salumi, per i suoi  sentori freschi, floreali, intensi e con note di frutta.

Chardonnay

Lo Chardonnay è uno vitigni internazionali a bacca bianca più conosciuti e più coltivati nel mondo.

E’ Originario della Borgogna, ma una seconda teoria vuole che questo vitigno provenga da Gerusalemme.

La parola Chardonnay, infatti,  ha origini ebraiche e sembra sia stato portato in Francia dai Crociati.

Le sue prime testimonianze certe sono francesi e la storia vuole che sia stato impiantato nell’abbazia di Pontigny dai monaci dell’ordine cistercense.

E’ un vitigno coltivato in tutto il mondo non solo per il prestigio e l’adattabilità ma anche per il fatto che dal vitigno Chardonnay si possono produrre svariate tipologie di vini bianchi, anche con caratteristiche opposte. Oltre ad entrare nell’uvaggio dei vini bianchi fermi più importanti del mondo, lo Chardonnay è uno dei vitigni principali dei vini spumanti a metodo Classico e dello Champagne.

In Italia la produzione di Chardonnay è molto vasta e comprende un po’ tutte le regioni, da nord a sud, sia per la produzione di spumante che per i vini fermi che si caratterizzano per una spiccata acidità e una gradazione alcolica alta.
Il vino è di colore giallo paglierino, non troppo carico, ha un sapore equilibrato ed elegante e un profumo delicato e fruttato di frutta tropicale, soprattutto ananas.

Ha una buona predisposizione per essere affinato in barriques, assumendo un carattere ancora più strutturato con delle note di frutta secca.

Registrato nel Catalogo Nazionale di Varietà della Vite nel 1978, il vitigno Chardonnay ha una foglia media e intera, un grappolo, che può essere alato o meno, medio, compatto, cilindrico e conico. Ha acini piccoli con una forma sferoidale, una buccia di colore verde-gialla, sottile e pruinosa.

Se fino a qualche anno fa in Italia le produzioni maggiori erano in tutto il nord, soprattutto per gli spumanti, e in Sicilia, oggi altre regioni hanno incrementato le loro produzioni di Chardonnay e tra queste la Toscana ha innalzato il suo livello.

Nella Tenuta del Buonamico, il vitigno Chardonnay viene utilizzato sia in blend con altri vitigni nel Montecarlo Bianco DOC sia in purezza nello Chardonnay IGT Toscana. Lo Chardonnay IGT Toscana è un vino che utilizza uve 100% Chardonnay, viene fermentato a temperatura controllata in acciaio inox, ha una gradazione alcolica di 13 °C e a tavola accompagna sia i piatti di pesce sia le carni bianche. E’ un vino dai profumi intensi di frutta matura come le mele, e di frutta tropicale come banane e ananas. E’ un vino di spiccata acidità dal gusto armonico e pieno, di colore giallo tenue, e viene considerato un vino molto elegante e di carattere.

 
 

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