Che soddisfazione per il Consorzio del vino Montecarlo. E che fatica reperire dodici bottiglie di Montecarlo Bianco, a Londra, in un giorno! Ne sa qualcosa Gino Fuso Carmignani, presidente del consorzio. Ma il vero Deus ex machina è stato Andrea Rinaldi, un altro “pezzo” di cui la Toscana può andare fiera. Presidente della “UK Sommelier Association” e capo dei sommelier Ais britannici, Rinaldi è di Montecatini Alto, ma abita a Londra da anni. A lui s’è rivolto il management del ristorante Maze di Ramsay per reperire le bottiglie di quel bianco lucchese di cui il super chef proprio non poteva fare a meno. «È stata una corsa contro il tempo – racconta Rinaldi al Tirreno – Mi hanno chiamato venerdì e il pranzo era sabato! Allora mi sono rivolto a Carmignani». Ed ecco che l’intelligence lucchese si mette in moto in un baleno, da Montecarlo alla City. «Ho chiamato subito Eugenio Fontana della Tenuta del Buonamico per sapere a quali ristoranti londinesi il suo esportatore vende quel vino». La catena dei tannini è indissolubile e arriva fino a Roberto, sommelier Ais de Il Trillo, ristorante toscano in Hollywood road, nel quartiere di Chelsea. «È stato lui – racconta Rinaldi – a darmi le 12 bottiglie che poi io ho consegnato personalmente al management del Maze, giusto in tempo per il pranzo».
Un convivio blindato, che si è svolto nella sala privata del locale, in presenza di vip la cui identità è rimasta riservata. «Il vino è stato apprezzato moltissimo – rivela Rinaldi – È un blend di vitigni toscani e francesi (Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon, Semillon, Roussanne e Chardonnay) che impersona la storia di Montecarlo. Credo che questa doc, con l’aiuto del marketing, possa avere un futuro nel mercato del Regno Unito». Emozionato Carmignani: «Non ci sono parole per esprimere la nostra soddisfazione».