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Semillon, caratteristiche del vitigno

Il Semillon è un vitigno a bacca bianca tra i più diffusi e importanti della zona di Bordeaux. Viene coltivato nella Francia Meridionale e soprattutto nella zona bordolese di Saint Emilion da cui dovrebbe derivare il suo nome. Questo vitigno è molto conosciuto e apprezzato perché in blend con il Sauvignon Blanc, con il quale si completa perfettamente, dà origine ai Sauternes, tra i più importanti e buoni vini passiti al mondo e viene utilizzato come base per i celebri Bordeaux Bianchi, vini secchi con una capacità di invecchiamento anche di 20 o 30 anni.

Prima del successo mondiale dello Chardonnay, il Semillon era considerato da tutti come il vino bianco principe, e per questo dalla Francia venne esportato un po’ in tutto il mondo, in America del Nord sulla costa occidentale, in Cile e Argentina, in Nuova Zelanda, in Australia dove viene vinificato in purezza nella Hunter Valley, nell’Europa Orientale, in Israele e in Sud Africa dove per lungo tempo è stato il vitigno più diffuso del Paese.

In Italia il Semillon è arrivato con le truppe napoleoniche e si è diffuso in alcune regioni del nord come Friuli-Venezia Giulia e Veneto e soprattutto al centro e al sud: Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Puglia, Sicilia e Sardegna. Tra tutte la Toscana è sicuramente la regione dove ha trovato la sua maggiore diffusione, frutto della lungimiranza dei suoi viticoltori che hanno voluto impiantare, accanto a quelli autoctoni, dei vitigni internazionali come il Semillon, il Roussanne e il Sauvignon Blanc per conferire ai propri vini sapori e profumi nuovi e particolari.

Anche noi della Tenuta del Buonamico a Montecarlo in provincia di Lucca abbiamo voluto aggiungere nelle nostre terre la coltivazione di questo vitigno, da cui nascono alcuni vini come il Montecarlo Bianco DOC 2020, il Montecarlo Bianco DOC Etichetta Bianca 2020 e lo Spumante Particolare Brut.

Il Montecarlo Bianco DOC 2020, uno dei fiori all’occhiello della nostra cantina, nasce come blend di uve Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon, Semillon, Roussanne e Chardonnay. Ognuna di queste varietà è vinificata e fermentata separatamente a temperatura controllata in acciaio Inox ed assemblata alle altre solo nella fase di pre-imbottigliamento. Anche l’affinamento viene fatto in acciaio inox. Viene venduto in bottiglie Borgognotta Elegance verde da 0,750 lt in cartoni da 6 e in Borgognotta verde da 0,375 lt in cartoni da 12 bottiglie.

Ha una gradazione di 12 °C e una temperatura di servizio ottimale di 8-10 °C, un gusto equilibrato e delle gradevoli note fruttate, ottenute grazie al blend dei 6 tipi di uve, e un profumo fresco, intenso e floreale.

Il Montecarlo Bianco DOC Etichetta Bianca 2020, invece, nasce da un blend di Trebbiano Toscano, Pinot Bianco, Sauvignon Blanc, Semillon e Malvasia. Anche in questo vino, come avviene per il  Montecarlo Bianco DOC 2020, la vinificazione e la fermentazione delle uve dei singoli vitigni hanno luogo separatamente a temperatura controllata in contenitori di acciaio inox, così come l’affinamento in bottiglia, e sono assemblate solo nella fase di pre-imbottigliamento. Venduto negli stessi formati del Montecarlo Bianco DOC, ha una gradazione alcolica di 12,5 °C e viene servito ad una temperatura di 8-10 °C ed è un vino che ha un gusto fresco, fruttato, equilibrato, sapido al palato e dai profumi freschi, intensi, floreali e fruttati, di frutta a bacca bianca e fiori d’arancio.

L’Etichetta Bianca DOC 2020, pur nel rispetto del disciplinare della zona di Montecarlo, viene considerato un vino innovativo, perché è quasi aromatico, a causa dell’alta concentrazione di Pinot Bianco, Sauvignon Bianco e Malvasia.

Lo Spumante Particolare Brut si ottiene da uve di Pinot Bianco, Semillon e Trebbiano Toscano. Subisce la fase di spumantizzazione secondo il metodo Charmat in autoclave a temperatura controllata per 120 giorni, e l’affinamento avviene prima in autoclave e poi in bottiglia per altri 4 mesi. Con una gradazione alcolica di 12 °C e una temperatura di servizio consigliata tra gli 8 e i 10 °C, viene venduto nei formati Champenoise da 0,750 ml e da 1,5 lt, nei formati Jeroboam da 3 lt e Magnum da 6 lt. Viene considerato un vino elegante e di facile beva per il suo gusto secco, il tenore zuccherino equilibrato e la sua spiccata acidità e i suoi profumi floreali, fruttati e di pane tostato.

Caratteristiche organolettiche

Le caratteristiche organolettiche sono ciò che i nostri sensi, cioè vista, olfatto e gusto, riescono a percepire analizzando un calice di vino. Sembra quasi superfluo dire che ogni vino ha le proprie, che sono diverse da ogni altro e che rappresentano il suo documento di riconoscimento. Il colore di un vino ottenuto con uve Semillon è giallo paglierino, che diventa più ambrato e scuro quando viene maturato in botte ed affinato in bottiglia. Le sue uve contengono un buon tenore zuccherino ed una bassa acidità, di conseguenza i vini prodotti con questo vitigno avranno un gusto sapido, fresco, strutturato, caldo, pieno, scarsamente acido e con un volume alcolico medio alto. Il gusto, però, dipenderà ovviamente dalla vinificazione e dalla tipologia di vino che si vorrà produrre.

Il semillon è un vitigno dalla maturazione media, la cui vendemmia viene fatta tra settembre ed ottobre. Su di lui attecchisce la “muffa nobile”, la Botrytis Cinerea, ha una produttività discreta e regolare, quindi è più gestibile e necessita di meno trattamenti rispetto ad altri vitigni perché molto resistente alle malattie, tranne che al marciume dell’uva. Per avere una vigoria elevata, ha bisogno di sole, di ventilazione e di grande escursione termica tra il giorno e la notte, e presenta delle caratteristiche ben precise che lo differenziano dagli altri vitigni:

  • foglia grande o media, un po’ reniforme, trilobata o pentalobata;
  • grappolo di media grandezza, abbastanza compatto, alato e di forma conica leggermente schiacciata;
  • acino sferoidale, medio e a volte schiacciato e una buccia verde-gialla, non molto consistente, spessa e pruinosa.

La sua caratteristica principale è la duttilità, e per questo dalle sue uve si possono ottenere vini bianchi freschi o invecchiati, spumanti e vini dolci da dessert.

Aromi

Il primo contatto che si stabilisce con un vino è quello di annusarlo per percepirne gli aromi: è un gesto meccanico e naturale avvicinare un cibo o una bevanda al proprio naso per capire quale sia il suo profumo, prima di assaggiarlo. Molto spesso siamo condizionati dall’odore che percepiamo al primo impatto,  perché, se lo giudichiamo poco gradevole ( bisogna però ricordare che  il giudizio è sempre soggettivo), non siamo invogliati all’assaggio, nonostante magari l’aspetto possa essere invitante. Per questo motivo il vinificatore deve essere molto attento, e spesso decide a priori quali aromi deve avere il suo vino. Questo è possibile perché gli aromi di un vino, oltre a quelli naturali o primari che sono propri delle uve da cui si ottiene, possono essere indotti sia nella fase di fermentazione, quando il mosto viene a contatto con i lieviti, sia nella fase di maturazione, prima o dopo l’imbottigliamento. I primi sono detti aromi secondari, mentre questi ultimi sono i terziari. Come il suo colore anche gli aromi dei vini Semillon hanno tonalità gialle di frutta polposa come pesche, mele cotogne, meloni, ma anche di agrumi, miele, paglia, zafferano e cera di candela.

Abbinamenti

Il Semillon viene considerato, per le sue caratteristiche, un vino molto versatile e per questo può essere abbinato a svariati piatti. E’ molto rara la produzione di un vino realizzato con uve Semillon in purezza: lo troviamo solo in Sud America e in Australia, mentre quasi sempre è in blend con altre uve sia per la produzione di vini secchi sia per quella dei passiti. Se il Semillon viene utilizzato per la produzione di un vino secco giovane e fresco allora i suoi abbinamenti perfetti saranno con i frutti di mare, il fritto di pesce, il pesce alla griglia e alle carni bianche. Se i vini bianchi sono invece più corposi, potranno accompagnare degnamente degli spaghetti con le vongole o alla carbonara, dei risotti di mare o al tartufo, dei ravioli di zucca o di ricotta e persino la paella.

Per quanto riguarda gli abbinamenti dei vini Semillon della nostra cantina, il Montecarlo Bianco DOC 2020 a tavola viene consigliato con gli antipasti di verdure, di salumi e di mare ma anche con ricette più elaborate come avviene nel Ristorante Amici Miei del Principato di Monaco, dove viene abbinato agli “Spaghetti alla Jacques Cousteau” oppure nel Ristorante Gatto Nero di Torino al “Tortino di alici al forno con pomodori, capperi e origano” e infine nel Ristorante “The Black Faced Sheep” a Aboyne, in Scozia insieme al “Pane ai semi di zucca di Iona con salmone affumicato scozzese e burro”.

Il Montecarlo Bianco DOC etichetta Bianca 2020, oltre ad accompagnare gli antipasti di verdure, di salumi e di mare, viene proposta, nel Ristorante Basilico Fresco a Torre del Lago Puccini con i “Paccheri ai Crostacei”, nel Ristorante Dolce e Forte a Montespertoli in provincia di Firenze con la “Tagliata di tonno ai semi di papavero su un  letto di fagiolini serpente in salsa di soia e semi di sesamo bianco” e infine nell’Osteria Miranda a Lucca con le “Mezzelune di robiola, guazzetto di polpo mediterraneo e limone candito”.

Lo Spumante Particolare Brut, infine, oltre ad essere l’ideale come aperitivo, può accompagnare un intero pasto, pur essendo maggiormente consigliato con le carni bianche e con i piatti di pesce, ma e accompagna anche ricette gourmet, come avviene nel Ristorante Giglio a Lucca dove viene abbinato alla “Crema di fagioli, cozze e salsiccia cruda” oppure nel Ristorante Forassiepi a Montecarlo con “Il tortino di sardine con patate e pistacchi di Bronte su emulsione di peperone dolce e basilico”.

 
 

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